2010-01-12 15:24:49

Allarme in Uganda per la pratica di sacrifici umani e il traffico di organi


Si indaga in Uganda sul terribile fenomeno dei sacrifici umani. Come riferisce un reportage di Matteo Fraschini Koffi da Nairobi, pubblicato ieri sull’Avvenire, nel 2009 dieci persone sono state accusate di omicidio nel Paese africano in relazione alla crudele pratica ed è per questo che il Governo ugandese ha nominato lo scorso anno un’unità di crisi che si occupa dei sacrifici umani: 15 casi di omicidio e 200 sequestri di persona sono al momento sotto indagine. Inoltre 2 mila agenti di polizia, con il supporto degli Stati Uniti, sono stati addestrati per combattere il traffico di minori. Non sono rari gli arresti di genitori e parenti - riporta il quotidiano Avvenire - accusati di vendere i bambini a scopo di sacrificio. Attraverso i media, gli stregoni pubblicizzano infatti le loro attività e richiedono ingenti somme di denaro per sacrificare esseri umani ed animali. Le persone che pagano per questi servizi credono che il sangue aiuti ad acquisire ricchezza. “Casi di sacrifici umani sono sempre esistiti, soprattutto nella regione centrale dell’Uganda” - spiega Elena Lomeli, volontaria di una Ong locale “Anppcan”, promotrice dei diritti del bambino - “ma da qualche tempo – aggiunge – c’è un nuovo filone di guaritori tradizionali che hanno particolare ‘successo’ dovuto all’aumento della disoccupazione e della povertà. Casi di questo genere sono da collegarsi anche alla vendita di organi. I cadaveri trovati dalla Polizia negli ultimi mesi erano privi di reni, fegato, e altre parti del corpo che di solito non vengono associate ai riti tradizionali. A maggio dell’anno scorso un rapporto pubblicato dal Dipartimento di Stato americano dichiarava l’Uganda un centro internazionale per il traffico di esseri umani e denunciava il sempre più preoccupante scenario nell’est del Paese in cui vengono “commercializzate” le parti del corpo. “Stiamo investigando sulla possibilità che alcuni di questi omicidi siano il lavoro di una rete internazionale responsabile del traffico di organi”, afferma Moses Binoga, del Dipartimento investigativo. “È probabile che tentino di far passare le loro uccisioni per l’opera di guaritori tradizionali intenti a fare sacrifici umani”. Ultimamente però, la battaglia contro le cruenti pratiche degli stregoni ha avuto qualche successo. Alcuni guaritori pentiti, per esempio, hanno deciso di aiutare la Polizia a cercare i responsabili dei sacrifici umani. In altre occasioni, invece, si sono tenute cerimonie pubbliche in cui i vari arnesi usati dagli stregoni sono stati bruciati davanti alla popolazione e agli ufficiali governativi. (R.G.)







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