Stati Uniti: i vescovi sollecitano una riforma della legge sull’immigrazione
Mobilitazione dell’episcopato statunitense per promuovere la riforma della legge sull’immigrazione.
Nel contesto della National Migration Week, la settimana dedicata a chi lascia il
proprio Paese per andare a vivere negli Stati Uniti, la Conferenza episcopale ha illustrato
alcune iniziative a favore degli immigrati, fornendo un contributo in vista di una
nuova legislazione in materia. È quanto riportato dall’ Osservatore Romano, che ha
ricordato gli interventi di due presuli americani, mons. John C. Wester, vescovo di
Salt Lake City e presidente della Commissione episcopale sulle Migrazioni e mons.
Howard J. Hubbard, vescovo di Albany e presidente della Commissione episcopale per
le Politiche internazionali. “È nostra opinione e opinione di molti – ha affermato
mons. Wester – che il pubblico americano, incluse le comunità cattoliche e le altre
comunità di fede, vogliono una soluzione umana e comprensiva ai problemi connessi
al nostro sistema immigratorio e vogliono che il Congresso affronti questo tema”.
Il presule ha poi ricordato le iniziative messe in atto dai vescovi statunitensi in
materia, come il lancio di una campagna postale con l’invio di un milione e mezzo
di cartoline informative, il lancio di due siti internet, e, soprattutto, una campagna
nazionale per promuovere l’approvazione della riforma legislativa. Mons. Hubbard ha
invece spiegato che “il primo principio che i vescovi degli Stati Uniti vogliono ribadire
è che i migranti hanno il diritto di non dover emigrare: vale a dire il diritto di
avere un lavoro nella loro terra, così che possano provvedere con dignità alle loro
famiglie. La migrazione dovrebbe essere orientata a diventare una scelta, non una
necessità”. Tra le diocesi pienamente coinvolte nelle iniziative lanciate dalla Conferenza
episcopale, c’è quella di Cleveland, in Ohio, ma anche in altre parti del Paese, piccoli
e grandi gruppi cattolici o interreligiosi o anche non confessionali si stanno mobilitando
con diverse iniziative, che vanno da semplici servizi di preghiera a eventi educativi
mirati a sollecitare il governo verso una celere approvazione della riforma della
normativa sull’immigrazione. (F.C.)