Il nunzio in Senegal: nessuna ombra nei rapporti tra Dakar e Santa Sede
“Non ci sono mai state ombre nei rapporti tra il Senegal e la Santa Sede”. Lo ha dichiarato
il nunzio apostolico nel Paese, mons. Mariano Montemayor, al termine di una udienza,
il 6 gennaio, con il presidente Abdoulaye Wade. Oggetto del colloquio le attuali tensioni
tra il governo e la Chiesa locale provocate da alcune recenti affermazioni del capo
dello Stato sul cristianesimo. Durante un incontro elettorale, il 28 dicembre, Wade
aveva messo in discussione la natura divina di Cristo, suscitando la viva reazione
del cardinale Théodore Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar, che ha parlato di affermazioni
“oltraggiose” e “intollerabili”. Le parole del presidente, criticate anche da esponenti
dell’opposizione e di organizzazioni non governative, seguivano un’altra sua controversa
esternazione, ai primi di dicembre, in cui, secondo quanto riportato dalla stampa
locale, Wade aveva accusato i cattolici di “ingratitudine”. Il governo di Dakar ha
cercato in questi giorni di smorzare le tensioni, parlando di un malinteso. In questa
direzione si muove anche l’udienza a mons. Montemayor. Al termine dell’incontro, il
rappresentante pontificio ha dichiarato che esso si è svolto “nella consueta cordialità”.
Il colloquio - ha precisato il presule citato dall’agenzia di stampa senegalese Aps
- voleva “riavvicinare i membri di una stessa famiglia”, poiché, ha ricordato, “contrariamente
ad alcuni Paesi dove le tensioni oppongono gruppi e fazioni ostili le une alle altre,
la specificità del Senegal è che le tensioni riguardano sempre i membri di una stessa
famiglia”. Nel Paese africano i matrimoni misti sono da sempre molto diffusi, per
cui sono numerose le famiglie che hanno al proprio interno credenti musulmani e cristiani.
Un fatto che ha contribuito alla pacifica convivenza tra le due comunità che da sempre
caratterizza il Senegal. Con l’intento di favorire il dialogo, il presidente Wade
ha intanto deciso di nominare per la prima volta un ministro incaricato degli affari
religiosi. Si tratta di Mamadou Bamba Ndiaye, giornalista e membro del partito al
potere. (A cura di Lisa Zengarini)