Filippine: il 'Catechismo sulla vita e la famiglia' pubblicato dai vescovi in vista
delle elezioni
In vista delle prossime elezioni presidenziali nelle Filippine, previste nel mese
di maggio, i vescovi del Paese hanno pubblicato lo speciale ‘Catechismo sulla vita
e la famiglia’ per ricordare agli elettori cattolici il loro dovere di scegliere candidati
fedeli a determinati valori, a cominciare, appunto, dalla difesa della vita. "Non
dobbiamo pensare che l'aborto sia sbagliato perché lo dice la Chiesa”, sottolinea
il documento, che ripropone, sotto forma di domande e risposte, la dottrina cattolica
in materia. “Esso è un male perché si uccide un essere umano come noi – si legge -
che la Chiesa lo dica o meno, l'aborto resta uno degli atti più violenti, ingiusti
e disumani contro uno dei membri più innocenti, indifesi e deboli della nostra società,
il bambino, commesso per lo più da chi ha il dovere più grande di curarlo, amarlo
e difenderlo: la madre, il padre, i medici e tutti gli altri operatori sanitari".
Nel testo i presuli filippini tornano a criticare il discusso disegno di legge sulla
salute riproduttiva che “aprirà la strada alla legalizzazione dell’aborto, alla promozione
della contraccezione, dell’educazione sessuale nelle scuole e delle tecniche di fecondazione
medicalmente assistita”. “Non è moralmente ammissibile votare per candidati che sostengano
politiche contro la famiglia, come la salute riproduttiva, o qualsiasi altro male
morale, come l'aborto, il divorzio, il suicidio assistito o l'eutanasia. Ci si renderebbe,
infatti, complici del male morale in questione. La gravità di questi problemi non
consente alcuna manovra politica - sottolineano con forza i presuli – poiché si tratta
di valori non negoziabili”. Di qui l’appello a non votare candidati orientati in questo
senso: “Qualsiasi appoggio dato da un candidato a siffatte pratiche lo rende inaccettabile,
indipendentemente dalla sua posizione su altre questioni", conclude il documento.
(A cura di Lisa Zengarini)