I cristiani siano testimoni della fede senza timori e rispetto umano: così il Papa
all'Ispettorato di Pubblica sicurezza che opera presso il Vaticano
Dopo l’incontro di ieri con i carabinieri, oggi Benedetto XVI ha ricevuto, sempre
nella Sala Clementina, i dirigenti e gli agenti dell’Ispettorato di Pubblica sicurezza
che operano in Piazza San Pietro e nelle adiacenze del Vaticano. Presente, al tradizionale
appuntamento d’inizio anno col Papa anche il capo della Polizia, il prefetto Antonio
Manganelli. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il grazie
di Benedetto XVI va, dopo i carabinieri, anche alla Polizia per il servizio svolto
presso il Vaticano per la sicurezza dei pellegrini e a tutela della missione del Papa.
Un servizio nascosto e pieno di sacrifici ma “particolarmente importante” per lo svolgimento
del ministero del Pontefice:
“Infatti, esso consente
il clima di tranquilla serenità che permette a quanti vengono a visitare il centro
della Cristianità la possibilità di un’autentica esperienza religiosa, a contatto
con testimonianze fondamentali della fede cristiana, quali la tomba dell’apostolo
Pietro, le reliquie di tanti Santi e le tombe di numerosi Pontefici, amati e venerati
dal popolo cristiano”.
Si tratta di un modo particolare
di servire il Signore – ha affermato il Papa – quasi un “preparargli la strada”, perché
l’esperienza vissuta presso il centro della Cristianità rappresenti per ogni pellegrino
una “occasione per l’incontro col Signore, che cambia la vita”. Quindi l’invito conclusivo
ad essere autentici testimoni di Cristo: “Quanto siete
chiamati a svolgere valga a rendervi sempre più forti e coerenti nella fede e a non
aver timore o rispetto umano nel manifestarla nell’ambito delle vostre rispettive
famiglie, del vostro lavoro e dovunque veniate a trovarvi”.