Sri Lanka al voto: l’importante ruolo dei cattolici
I cristiani dello Sri Lanka possono giocare un ruolo chiave nel dibattito politico
in vista delle elezioni presidenziali del 26 gennaio prossimo. E’ quanto emerso –
come riporta l’agenzia AsiaNews - in un incontro tenuto lo scorso 3 gennaio dall’Istituto
di ricerca “Centre for Society and Religion” (Csr), con la partecipazione di attivisti
per i diritti umani e di rappresentanti della Chiesa cattolica. Padre Rohan Silva,
direttore del Csr, ha affermato che “fino ad ora le Chiese non hanno educato abbastanza
i religiosi e i fedeli ad un ruolo attivo in politica”. Pertanto, è necessario che
le persone di fede siano “coinvolte nel processo politico e nel voto con maggiore
autorità e consapevolezza rispetto al passato”. Anche molti attivisti per i diritti
umani hanno concordato con padre Silva e hanno sottolineato l’importanza di andare
a votare, anche perché i candidati saranno 22. Il direttore del Csr ha poi dichiarato
che è sua intenzione chiedere alla Conferenza episcopale cingalese “di preparare una
lettera pastorale sulle elezioni”. L’Episcopato ha fatto sentire la sua voce. Preoccupazione
dei vescovi è far sì che l’appuntamento elettorale si svolga senza brogli e manipolazioni.
Il vescovo di Jaffna, mons. Savundaranayagam, ha affermato che “dopo queste elezioni
il problema dei tamil dovrà essere risolto”. L’arcivescovo di Colombo, mons. Malcom
Ranjith, ha invitato i cattolici a votare secondo coscienza, affinché lo Sri Lanka
possa approdare ad un’era di “vera pace e sviluppo”. “Noi cattolici” – ha affermato
ieri il presule – “dobbiamo tenere conto dei principi di fede che governano il nostro
modo di pensare e le nostre responsabilità a livello sociale”. Mons. Ranjith ha auspicato
“soluzioni politiche durature” ai problemi nel Nord e nell’Est del Paese, il rafforzamento
della democrazia e della libertà di espressione ed uno sviluppo economico capace di
superare lo squilibrio tra ricchi e poveri. Il prelato precisa inoltre che la gerarchia
cattolica fornisce le linee guida, ma non riveste alcun ruolo politico e “rispetta
la libera scelta di ciascun fedele”. Una puntualizzazione rispetto a dichiarazioni
che, in passato, sono state “estrapolate dal contesto” per farlo apparire vicino a
un particolare candidato. “Non sostengo nessuno – ha concluso – ma credo nel buon
giudizio dei cittadini”. (F.C.)