Il cardinale Sepe celebra l'Epifania in cattedrale alla presenza di vari gruppi etnici
“I Magi rappresentano tutti noi perché, nel loro cammino, riconosciamo il compiersi
del pellegrinaggio di tutte le genti verso il Messia, il Figlio di Dio fattosi carne”.
Lo ha detto ieri l'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nel giorno
dell’Epifania, durante la concelebrazione eucaristica, nella cattedrale, alla presenza
dei rappresentanti dei vari gruppi etnici che vivono ed operano a Napoli e nel territorio
dell’arcidiocesi. Immigrati di diversi Paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America
latina, dell’Europa dell’Est - riferisce l'agenzia Sir - hanno partecipato alla messa.
“Anche voi – ha sottolineato il porporato - siete venuti da lontano e oggi abitate
in questa nostra città che vuole accogliervi come Gesù accolse i pastori e i Magi.
Napoli vuole essere e diventare sempre di più la grotta di Betlemme con le porte sempre
aperte ad accogliere chiunque chiede di entrare”. I Magi, ha aggiunto il cardinale,
“hanno visto una stella che li ha guidati fino alla meta. “Anche per voi, cari amici
– ha affermato il cardinale Sepe, rivolgendosi agli immigrati presenti in cattedrale
-, è stato pericoloso e doloroso il vostro giungere fin qui. Ma anche voi siete stati
guidati dalla grande e luminosa stella della speranza e questa luce non dovrà essere
spenta. In questa festa della manifestazione del Signore ai popoli – ha dichiarato
il porporato - anche noi vogliamo mantenerci aperti alla ricerca di Dio, che è in
ogni luogo. Dio si è fatto bambino proprio per venire in mezzo a noi disarmato, per
non darci l’impressione di potenza o di sopruso”. Perciò, “come i Magi, portiamo al
Bambino i nostri doni: la fede, la giustizia, la legalità, il rispetto dell’altro,
l’attenzione verso i bisognosi. L’incontro con Gesù ci darà la forza di non stancarci
mai nel pellegrinaggio della vita e ci riempirà di gioia, facendoci provare la bellezza
e la dolcezza del suo amore per noi”. (R.P.)