Terra Santa: un’altra giornata di festa a Betlemme per l’Epifania cattolica e il
Natale ortodosso
Una splendida mattinata di sole, nella piazza della Mangiatoia, ha salutato l’arrivo
a Betlemme di turisti e pellegrini, ma anche fedeli giunti da varie città della Terra
Santa. Un clima unico, dovuto al sovrapporsi di tante liturgie e diversi riti, caratterizza
questa particolare giornata a Betlemme. Nella prima mattina l’arcivescovo siro ortodosso,
e poi il copto, accompagnati da clero e rispettivi fedeli, hanno fatto il loro ingresso
ufficiale a Betlemme, secondo i turni stabiliti dallo status quo, e sono stati accolti
nella piazza della Mangiatoia da personalità civili e politiche. Intanto nell’attigua
chiesa parrocchiale di Santa Caterina, la comunità cattolica ha celebrato l’Epifania.
La solenne Messa in lingua araba è stata presieduta dal Custode di Terra Santa, padre
Pierbattista Pizzaballa, e concelebrata da sacerdoti della comunità francescana. “Una
numerosa assemblea di fedeli locali ma anche di pellegrini perché oggi è festa per
tutte le Chiese di Terra Santa – ha commentato il parroco, padre Samuel Fahim - tutti
approfittano del permesso dato dal governo israeliano per andare a visitare i luoghi
santi. Molti fedeli, circa un centinaio, sono venuti da Nazareth, altri da Gerusalemme,
mentre i fedeli di Betlemme sono andati altrove”. “Nella sua omelia padre Fahim ha
messo in rilievo il consiglio rivolto da Erode ai Re Magi, di andare in cerca del
Bambino che è nato. Pur se rivolto da un nemico – ha proseguito il parroco - è un
invito a tutti i cristiani a continuare a cercare Gesù continuamente, sempre, nelle
vie della nostra vita. Specialmente in questi giorni di festeggiamenti in cui forse
abbiamo dimenticato il Dio Bambino per la ricerca dell’apparenza, o nel chiasso delle
nostre feste, qui così tradizionali. Mentre la Messa terminava in Santa Caterina,
all’esterno tamburi e cornamuse hanno accompagnato l’ingresso del Patriarca greco
ortodosso di Gerusalemme Teofilos III che, con la sua comunità, è entrato in Basilica
passando per la porticina dell’umiltà. Il suo corteo è stato però scortato da un forte
dispiegamento di polizia, mentre uno striscione ed alcuni manifestanti protestavano
per presunti affari del Patriarcato che danneggerebbero le buone relazioni tra palestinesi
e greci. Nell’abside della Basilica, inoltre, si è svolta la celebrazione dei greci
ortodossi. Tanti fedeli in fila per entrare nella grotta della Natività: secondo i
turni dello status quo, le varie liturgie continueranno nel primo pomeriggio, dai
Vespri del Natale delle comunità ortodosse, alla tradizionale processione dell’Epifania
del Custode di Terra Santa con la comunità francescana.(A cura di Sara Fornari)