La 25.ma edizione del corteo storico-folkloristico "Viva la Befana" in Via della Conciliazione.
Intervista con Sergio Balestrini
Come ogni anno il 6 gennaio, domani Via della Conciliazione si colorerà dei costumi
e dei personaggi della 25.ma edizione del corteo storico-folkloristico “Viva la Befana”,
promosso dall’Associazione “Europae Fami.li.a.” Protagoniste saranno in questa occasione
le città di Alatri, Fiuggi e Vico nel Lazio con i loro Re Magi portatori di un messaggio
di pace e di solidarietà tra i popoli assieme alla cultura, ai prodotti e alle risorse
del territorio ciociaro. Il corteo raggiungerà Piazza San Pietro in tempo per partecipare
all’Angelus, quindi i Magi raggiungeranno come da tradizione la casa Pontificia per
fare omaggio a Benedetto XVI dei loro simbolici doni. Federico Piana ha intervistato
Sergio Balestrini, presidente dell’Associazione organizzatrice:
R. - Il particolare
di questa manifestazione è che ogni anno i Re Magi provengono da un luogo diverso:
domani, arriveranno da Alatri, Fiuggi e Vico nel Lazio e saranno seguiti da circa
1.500 figuranti in costume, che rappresenteranno storia, cultura, tradizioni, prodotti
e risorse del loro territorio. Noi riteniamo infatti che nel giorno dell’Epifania
il più bel dono che si possa fare a tutte le famiglie del mondo è proprio quello di
rappresentare la propria cultura, rappresentare quelle che sono le tradizioni del
territorio.
D. - Cosa rappresenta per voi famiglie
e associazioni di famiglie l’Epifania?
R. - Per noi,
l’Epifania rappresenta la festa del dono, la manifestazione di Gesù ai popoli della
terra. Chiaramente, è il punto di riferimento per ogni cristiano e per ogni persona
che ritiene di avere nella famiglia di Nazareth l’esempio della propria vita, della
propria esistenza e della condizione, del modo di educare i figli, di vivere, di inserirsi
nella società. Credo sia, quindi, una delle feste cristiane più significative.
D.
- Come si svolge la manifestazione?
R. - Lungo Via
della Conciliazione sfilerà il corteo. La cosa bella è che ci sarà, prima di giungere
in Piazza San Pietro, la cerimonia dell’accoglienza durante la quale un rappresentante
del sindaco di Roma e il presidente del Municipio accoglieranno i sindaci e le famiglie
degli altri territori, dando il benvenuto con la cerimonia dello scambio dei doni.
Una volta giunti a San Pietro parteciperemo all’Angelus e al termine i nostri Re Magi
porteranno i doni simbolici a Sua Santità: un bassorilievo in bronzo che raffigura
il Crocifisso, perché lo riteniamo un punto di riferimento universale, in tutti i
sensi e per tutte le culture. Quindi, paramenti completi da Messa con la bottiglia
dell’amicizia, che vuole incentivare la pace, la solidarietà e la fratellanza dei
popoli. Il terzo dono è un bassorilievo in bronzo arricchito con pietre, montato sul
legno d’ulivo: l’opera è ispirata all’Enciclica Caritas in veritate, i cui
contenuti sociali rappresentano per noi un saldo riferimento morale e civile. Al centro
della scena di questo bassorilievo è raffigurato Gesù, che conduce il popolo alla
fonte della verità. In questo senso, noi riteniamo di dover testimoniare al Santo
Padre l’ascolto e l’esempio che durante tutto l’anno noi seguiamo, uniformiandoci
ai comandamenti della Chiesa. (Montaggio a cura di Maria Brigini)