Il cardinale Ortega: "Una vera ecologia ambientale dipende da un’autentica ecologia
umana"
"Come può un essere umano di oggi preoccuparsi per la scomparsa di alcune specie e,
giustamente, lottare per evitarlo, ma al tempo stesso prendere parte a manifestazioni
pubbliche in favore dell'aborto?" Sono parole dell'arcivescovo de L’Avana, cardinale
Jaime Ortega, che nel corso dell'omelia della Messa - con quale si è celebrato a Cuba
il 1° gennaio la Giornata mondiale della pace - ha invitato tutti a riflettere sullo
"stretto rapporto fra l'ecologia umana e l'ecologia ambientale". Il porporato ha rilevato
che in definitiva una sana e corretta ecologia ambientale dipende da altrettanta sana
e corretta ecologia umana, centrata proprio sulla suprema dignità dell'essere umano
e della sua vita intangibile. Ecologia umana, ha poi ricordato il porporato "significa,
per esempio, purificazione dell'ambiente morale e spirituale del bambino affinché
conservi la sua innocenza; significa una gioventù sana di spirito e alla quale la
famiglia, la scuola e l'intera società sono in grado di orientare sui sentieri dell'amore
vero e non del sesso facile". D’altra parte l’arcivescovo de L’Avana, che ha citato
a più riprese diversi brani del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale
della pace, ha osservato che “in modo così globale e globalizzato non si può sfuggire
al fatto dell’interconnessione delle nazioni” ormai fortemente unite e interdipendenti
non “solo dall’informazione ma anche dai problemi”, come dimostra la crisi economica
mondiale. Su questa crisi, ha poi precisato, non va dimenticato che alla sua origine
ci sono anche ragioni di natura etica. “Una condotta umana ambiziosa, desiderosa del
guadagno facile, assettata di ricchezza e potere” ha finito per “fondare un ordine
economico ingiusto in cui le minoranze traggono con ostentazione molti benefici, sprecando
molti beni, mentre la stragrande maggioranza della popolazione patisce la carenza
di beni e di servizi indispensabili”. “Per questo motivo, ha proseguito il porporato,
occorre pregare, poiché le soluzione dipendono solo dal pensiero e dalla volontà dell’uomo
e il cuore umano può essere trasformato solo da Dio”, che non guarda alle apparenze
bensì all’intimità del cuore stesso. Infine, l’arcivescovo de L’Avana ha ricordato
che solo il “riferimento a Dio Creatore ci può aiutare a collocare la natura nel suo
giusto luogo; a non ritenerla solo un mezzo di sostentamento, una pura fonte di energia,
come una qualsiasi ricchezza dalla quale ci possiamo appropriare a scapito dell’altro”.
Anzi, Dio ci aiuta a comprendere e capire che “la natura è un suo dono straordinario
che noi tutti dobbiamo condividere nella solidarietà”. Anche il nostro “rapporto con
la natura, ha concluso il cardinale Jaime Ortega, passa attraverso una dimensione
etica”. (A cura di Luis Badilla)