2010-01-04 14:24:44

Un mondo migliore è possibile: l’ultimo libro di Carl Anderson dedicato alla civiltà dell'amore


Riedificare la società attraverso l’amore, incoraggiare i cristiani ad assumere un ruolo attivo nella fede per diffondere il messaggio di speranza del Vangelo ed esprimere la presenza viva di Cristo. Queste le sfide contenute nel nuovo libro di Carl Anderson “Una civiltà dell’amore. Ciò che ogni cattolico può fare per trasformare il mondo”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. In occasione della presentazione del volume, avvenuta recentemente presso la Sala Marconi della nostra emittente, è giunto anche il messaggio di saluto del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. C’era per noi Cecilia Seppia.RealAudioMP3

Parlare di civiltà dell’amore in un mondo che troppo spesso si pone come l’esatto contrario sembra quasi essere provocatorio, anzi per molti appare un’utopia, eppure - scriveva Giovanni Paolo II - la vocazione di ogni persona è l’amore e senza di esso la vita è priva di senso. Di ciò è convinto l’autore di questo volume Carl Anderson, cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo, che traccia le linee di un mondo che egli definisce realmente possibile: civilizzato, trasformato, guarito dall’amore. Le sue parole:

“Well, it is possible...
Deve essere possibile, perché è il comandamento che nostro Signore ci ha dato. Quindi, anche se non è facilmente raggiungibile, deve essere la nostra ispirazione e dobbiamo continuare a provare. Deve essere un principio base per comunicare agli altri l’amore: amore non solo per la famiglia, ma da trasportare nel lavoro, nella società, nelle istituzioni pubbliche e, soprattutto, agli stranieri, a chi non conosciamo. Se riusciremo in questo, riusciremo a seguire i dettami di nostro Signore.”

Scommettere sull’amore - sostiene il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laci - è oggi la sfida più grande, ma per far questo ciascuno di noi deve aderire a pieno alla vocazione di essere cristiano in questo nostro tempo, rispondendo al male con il bene, riconoscendo nell’altro il volto di Dio. Dunque lungi dall’essere un sogno irrealizzabile, la civiltà dell’amore non è altro che la concretizzazione della legge evangelica dell’amore. Il cardinale Rylko:

“La civiltà dell’amore non è un’utopia, ma una realtà da edificare, un concreto progetto di vita personale e sociale, che tocca tutte le dimensioni dell’esistenza: la dignità della persona, i diritti inalienabili, primo fra tutti il diritto alla vita, il matrimonio e la famiglia, il lavoro, la piaga della povertà e perfino la globalizzazione. La lettura del libro di Anderson interpella la coscienza, provoca a fare una seria revisione di vita, sfida ad abbandonare la comoda nicchia di un cristianesimo tranquillo e soddisfatto di sé, per scendere in campo e operare scelte concrete”.

Fortemente ancorato ai principi del magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, questo libro appare dunque come una lezione di speranza cristiana, che non può non chiamare in causa la responsabilità dei fedeli laici, parte integrante di quel 'cantiere' sempre aperto che è il disegno di Dio per tutti gli uomini.







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