2010-01-04 14:58:04

Messaggio alla nazione del primate della Comunione anglicana Rowan Williams


“La sofferenza di chi ci è prossimo è la stessa sofferenza dell’intera umanità”. Così l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams nel tradizionale messaggio alla nazione diffuso in diretta televisiva dai due canali della BBC. Tracciando un bilancio della prima decade del ventunesimo secolo il primate della Comunione Anglicana, l’ha definita “terribile ed estenuante in tutti i versi, caratterizzata dal terrorismo, dalla guerra, dai disastri naturali e dal crollo finanziario”. “Questo periodo - ha detto - ha deluso le aspettative di coloro che ritenevano fosse possibile un mondo senza più crudeltà, senza più ingiustizia. Il presule ha inoltre spiegato come all'inizio molta fiducia era riposta nel documento “Millennium Development Goals”, a cui duecento nazioni hanno aderito, sottoscrivendo un programma in cui erano indicati 8 obiettivi-chiave per affrontare i problemi legati alla povertà e per costruire un mondo più giusto e più sicuro. “Prima di stringerci le spalle, prendendo atto dei fallimenti e delle speranze deluse – ha affermato l’arcivescovo Williams, dobbiamo tener conto di una importante lezione che abbiamo ricevuto in questi anni: diminuiscono sempre di più i problemi che possono essere risolti con soluzioni locali, aumentano drammaticamente i problemi che necessitano di soluzioni planetarie. Le sofferenze infatti attraversano le frontiere e travalicano il limite tra ricchezza e povertà, le crisi, non si fermano alle barriere tra le nazioni. Nessuno di noi è immune dal pericolo del terrorismo, dai problemi ambientali, dalle malattie epidemiche”. Occorre dunque, secondo le parole del presule, creare nuove possibilità di azione ed intervento, oltre che far nascere nuove speranze, moltiplicare gli sforzi per poter realizzare un mondo migliore. “Ogni anno – ha affermato il primate della Comunione Anglicana - circa nove milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto 5 anni a causa di malattie, violenze, denutrizione. Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità e far si che questo non accada. Possiamo fare di più per sostenere le associazioni che difendono i minori, possiamo fare di più esercitando pressioni su quanti hanno le responsabilità di governo”. Il presule ha infine esortato i fedeli a non perdere l’amore e il rispetto per la dignità di ognuno, ad agire verso gli altri come agiamo per noi stessi, solo così saremo sorpresi dal cambiamento, dalla differenza che possiamo determinare nella nostra e altrui realtà. (C.S.)







All the contents on this site are copyrighted ©.