La Chiesa cattolica della Tanzania sta progettando la costruzione di un'università
di agraria nella regione di Ruvuma, in collaborazione con le Figlie di Maria Immacolata.
La struttura sorgerà su un'area di circa tremila ettari. L'annuncio del progetto è
stato dato nei giorni scorsi dall'arcivescovo di Dar-es-Salaam, cardinale Polycarp
Pengo, durante l'inaugurazione di un nuovo edificio di quattro piani presso il St.
Joseph College of Engineering and Technology, intitolato proprio all'arcivescovo di
Dar-es-Salaam. Si tratta di un ostello in grado di ospitare circa 1.300 studenti.
La costruzione dell'università di agraria dovrebbe iniziare a marzo prossimo, mentre
le prime iscrizioni sono previste per il mese di agosto. La realizzazione dell'ateneo
mira a integrare gli sforzi compiuti negli ultimi anni dal Governo tanzaniano per
modernizzare l'agricoltura del Paese. Il luogo scelto per l'edificazione del complesso
— ha detto il cardinale Pengo — è una regione che, grazie alle sue condizioni climatiche,
è propizia alle coltivazioni. La nuova università avrà cinque dipartimenti dedicati
rispettivamente all'orticoltura, alla veterinaria, alla coltivazione, ai sistemi agrari
integrati e all'acquacoltura». Il cardinale ha poi ribadito che il nuovo ateneo ha
l'obiettivo di rendere l'agricoltura locale più produttiva e di incoraggiare le persone
a ripopolare le aree rurali. Quindi, il porporato ha osservato che «per rilanciare
l'agricoltura è necessario guardare al problema non in senso astratto, ma concentrandosi
sugli agricoltori stessi, sui loro bisogni e sulle loro necessità. Solo fornendo loro
le conoscenze adeguate e gli strumenti necessari — ha concluso l'arcivescovo di Dar-es-Salaam
— gli agricoltori riusciranno a trasformare le proprie condizioni di vita. Valorizzando
gli agricoltori, quindi, si valorizzerà anche l'agricoltura stessa». L'agricoltura
è stata per anni e continua a essere la spina dorsale dell'economia della Tanzania.
Il settore impiega la maggioranza della popolazione attiva e contribuisce per oltre
la metà al prodotto interno lordo (C.S.)