2009-12-31 14:24:46

Marcia per la Pace all'Aquila in segno di solidarietà con i terremotati


Si terrà questo pomeriggio all’Aquila, nelle zone colpite dal sisma del 6 aprile scorso, la 42.ma Marcia per la Pace. L’iniziativa che include, oggi, anche un convegno a Terni sui temi del lavoro, continuerà domani in Piazza San Pietro con la Comunità di Sant’Egidio. Centrale, come ogni anno, il tema del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace del primo gennaio 2010: “Custodi del creato costruttori di pace”. Massimiliano Menichetti ha raccolto la riflessione di mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente di Pax Christi Italia, tra i promotori dell’iniziativa:RealAudioMP3



R. – La marcia dell’Aquila richiama la centralità della persona umana all’interno del tema della natura, che ha questi aspetti misteriosi, potremmo dire così, come il terremoto, e nello stesso tempo ha anche aspetti di docilità all’uomo che, come dice il Santo Padre, è chiamato a curare e a ordinare il Creato.

 

D. – Come Pax Christi che cosa porterete voi in questa marcia?

 

R. – Nella linea proprio di richiamare il fatto che quando l’ecologia umana è rispettata anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio, come ha detto il Papa. E solo una visione compiutamente umana dello sviluppo, affrancata da riduzionismi, mutilazioni da concezioni utilitaristiche, economicistiche, può scongiurare l’alterazione dell’ecosistema. Noi vogliamo richiamare tutto questo a partire dalla coscienza cristiana. Questo atteggiamento di attenzione al Creato dice che questo Creato va coltivato e quindi penso a cosa voglia dire questo per l’edificazione delle case in zone sismiche, cosa voglia dire questo per la solidarietà nei confronti delle persone che sono in aree geografiche provate. In questo caso sono i nostri fratelli dell’Aquila, in altri casi sono le persone che, a seguito dei cambiamenti climatici, devono spostarsi, diventare nomadi quasi, lasciare le loro terre.

 

D. – All’Aquila la marcia sottolinea la volontà di rinascita e anche la vicinanza della Chiesa...

 

R. – Certamente questo è il primo significato della marcia. Siamo stati con voi nel momento della fatica e vogliamo essere con voi anche nel momento della ricostruzione della rinascita. L’invito che facciamo è proprio che ci sia una partecipazione corale per aiutare i nostri fratelli e sorelle dell’Aquila e di queste zone provate a sentire che c’è una solidarietà personale, capace poi di diventare anche gesto di collaborazione e di crescita insieme.








All the contents on this site are copyrighted ©.