Il Governo dell’Honduras ha decretato lo stato d’emergenza nella capitale Tegucigalpa,
dove abita un milione e mezzo di persone, a causa della mancanza d’acqua potabile
dovuta alla siccità. Il Ministro della presidenza Rafael Pineda ha comunicato che
la misura implica l’immediato trasferimento di fondi per l’equivalente di circa un
milione di euro al Sistema nazionale degli acquedotti e delle fognature (Sanaa) per
la perforazione di dieci nuovi pozzi; fondi aggiuntivi saranno devoluti anche all’azienda
statale dell’acqua, incaricata di razionarne la distribuzione. “L’emergenza interessa
la capitale anche per il rischio di contaminazione delle fonti d’acqua e per evitare
sprechi” ha detto Pineda, ripreso dall’agenzia Misna. Secondo Jack Arévalo, responsabile
del Sanaa, la situazione si prospetta difficile per il 2010, soprattutto a fronte
delle scarse riserve dei bacini delle dighe di Los Laureles e La Concepción, che riforniscono
Tegucigalpa, sufficienti appena fino a marzo. La siccità è attribuita al fenomeno
meteorologico del Niño e minaccia i raccolti di mais, fagioli e riso necessari alla
sussistenza di almeno 250.000 honduregni residenti nell’ovest del Paese; nella regione
purtroppo non sono previste piogge a Gennaio. (V.V.)