2009-12-31 15:44:08

Afghanistan: uccisi 8 agenti della Cia e 5 canadesi


Il 2009 si conclude con l’acuirsi dell’attività del terrorismo di matrice islamica. In Afghanistan, in queste ultime ore dell’anno, la violenza della guerriglia ha preso di mira obiettivi delle forze internazionali con un bilancio di 13 morti. Il terrore torna anche negli Stati Uniti, dove ieri è stata sgomberata Times Square a New York per un furgone sospetto, mentre è atteso per oggi il rapporto preliminare sul fallito attentato di pochi giorni fa sul volo Amsterdam-Detroit. Intanto, il Pentagono si appesta a compiere nuovi raid sulle roccaforti di Al Qaeda nello Yemen. Il punto nel servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3  
I drammatici eventi che chiudono il 2009 sembrano confermare quella guerra al terrorismo prevista dall’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Cheney. L’America ieri è infatti tornata a tremare quando la centralissima Times Square di New York è stata evacuata per ore per un furgone sospetto. E nel Paese monta la polemica sulla sicurezza, dopo la denuncia di Obama sulla crepa interna ai Servizi segreti che avrebbe consentito al giovane nigeriano, intenzionato a colpire il volo Delta, di agire indisturbato. Si attende un po’ di chiarezza dal rapporto atteso per oggi alla Casa Bianca. Secondo i più, Cia, Fbi e Dipartimento di Stato non avrebbero condiviso alcune informazioni in loro possesso. L’amministrazione Usa pensa ora ad una serie di rappresaglie sui luoghi dai quali è partito l’attentatore. Nel mirino, i campi di addestramento di Al Qaeda nello Yemen. Per il momento, il Pentagono è autorizzato dal governo di Sanaa ad effettuare solo raid aerei, non quindi previsto l’utilizzo di unità speciali sul terreno. Il fronte più caldo resta però l’Afghanistan dove si chiude l’anno più sanguinoso dall’intervento militare del 2001. I talebani hanno rivendicato l’attacco di ieri alla base americana Chapman, nella Provincia di Khost, dove un attentatore in divisa si è fatto esplodere uccidendo otto americani, agenti della Cia. Poche ore dopo, nella zona di Kandahar, cinque canadesi, quattro soldati e una giornalista al seguito, sono stati uccisi dallo scoppio di una mina che ha fatto saltare in aria il mezzo sul quale viaggiavano. Sempre nella zona di Kandahar, questa mattina i talebani hanno decapitato sei afghani accusati di spionaggio. Ed è ancora in attesa di conferma la notizia del rapimento di due francesi e due interpreti locali nelle provincia di Kapisa. Per alcune fonti si tratta di soldati, per altre di giornalisti. La situazione è resa incandescente anche dall’annuncio dell’ennesimo errore in un raid aereo delle forze Nato, avvenuto ieri nella provincia di Helmand. Secondo il governatore locale, le vittime del bombardamento sarebbero otto contadini impegnati nel lavoro dei campi. Questa tragedia potrebbe dare ulteriore respiro all’insurrezione talebana che ogni giorno guadagna slancio e intensità. 







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