Destano attenzione nella comunità internazionale le dichiarazioni del premier russo,
Vladimir Putin, in merito al nuovo Trattato sul disarmo nucleare con gli Stati Uniti.
Il leader del Cremlino ha proposto uno scambio di informazioni con Washington sugli
arsenali e i protocolli di difesa dei due Paesi. I particolari nel servizio Giuseppe
Damato: “La Russia deve
sviluppare armi offensive per mantenere gli equilibri e non sviluppare un sistema
di difesa anti-missilistica come fanno gli Stati Uniti”: così ha parlato Vladimir
Putin in una conversazione con i giornalisti, a margine del suo viaggio a Vladivostock.
Mosca non ha ancora digerito l’annullamento unilaterale del Trattato Abm voluto dall’amministrazione
Bush: il divieto di creare degli scudi di difesa era uno dei fondamenti della deterrenza
durante la Guerra fredda. “Adesso non è più così: con una sorta di ombrello - ha spiegato
il primo ministro russo - i nostri partner si sentiranno più sicuri e faranno ciò
che vorranno; l’equilibrio sarà quindi infranto”. Il Cremlino ha legato l’accordo
per il rinnovo dello Start sulla riduzione degli arsenali nucleari ai sistemi di difesa
anti-missilistici: soltanto la rinuncia di Obama in settembre a dispiegare una sua
sezione in Europa centrale ha garantito il negoziato che non è ancora concluso. La
dichiarazione di Putin potrebbe significare che sono sorte improvvise difficoltà con
gli Stati Uniti. “Washington - ha aggiunto Putin - ci fornisca informazioni sul suo
scudo e noi daremo quelle sulle nostre armi”.