Il vescovo di Tura in India: “San Pio, strumento di missione fra i tribali”
La Chiesa della diocesi di Tura, nel nordest dell’India, porta l’annuncio di Cristo
grazie all’intercessione di San Pio da Pietrelcina: è quanto afferma, in un colloquio
con l’Agenzia Fides, mons. Gorge Mamalessery, vescovo emerito di Tura. Il territorio
della diocesi è a carattere montuoso, coperto da foreste e abitato da centinaia di
gruppi tribali. Nonostante questo, è stato possibile creare, spiega il presule, un
complesso dedicato a San Pio da Pietrelcina a Thakimagre, che comprende una chiesa,
una scuola e un ambulatorio di cui beneficiano oltre 300 ragazzi. "San Pio è molto
amato dalla gente del posto - prosegue il vescovo di Tura -, nella nostra opera di
evangelizzazione, egli è uno strumento e un mediatore efficace e continua ancora oggi
a generare nuove conversioni”. I cattolici di Tura sono circa 240mila, perlopiù indigeni
e la comunità cristiana continua a registrare nuovi Battesimi. Le popolazioni locali,
per la maggioranza di religione animista, “accolgono Cristo e trovano in Dio una fonte
di pace e di amore nella relazione con l’altro”, sottolinea mons. Mamalessery. La
situazione della diocesi, come quella dell’intero Stato, è di una generale povertà:
gli abitanti, per la maggior parte tribali, vivono poveramente e mancano di servizi
essenziali come l’istruzione. “La vera emergenza – denuncia il presule all’agenzia
Fides- è lo sviluppo della nostra gente, che significa accesso all’istruzione, assistenza
sanitaria, emancipazione socio-economica. La Chiesa porta il suo annuncio e la sua
missione di servizio integrale alla persona. Per questo la fede è cresciuta molto
nella zona e continua a diffondersi soprattutto fra i tribali di etnia 'garo', ma
c’è bisogno di interventi più mirati e capillari”. La pastorale della diocesi si esprime
attraverso un forte impegno nell’istruzione e nel servizio sociale: “Qui la Chiesa
- conclude il vescovo - è la prima agenzia educativa delle popolazioni tribali”. (C.S.)