2009-12-24 15:03:17

Pakistan: almeno cinque morti in un attacco suicida nel centro di Peshawar


Ennesimo attentato questa mattina a Peshawar, in Pakistan. Due kamikaze si sono fatti esplodere contro un posto di blocco della polizia, causando cinque morti e 10 feriti. La deflagrazione si è verificata a Mall Road, la strada che ospita edifici governativi, non lontano da una chiesa della minoranza cristiana dove numerosi fedeli erano impegnati nei preparativi per il Natale. Peshawar, vicina al confine con l'Afghanistan, è uno dei principali obiettivi degli attentati dei talebani. Vigorosa la condanna da parte delle più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica Zardari ha assicurato che “i mandanti di questo crimine non resteranno impuniti”. Da parte sua, il premier Raza Gilani ha assicurato che “terrorismo ed estremismo saranno presto sradicati dal Paese”.

Iran - proteste e nucleare
Le autorità iraniane hanno proibito nuove cerimonie di commemorazione del defunto ayatollah dissidente Ali Montazeri, ad esclusione che nella città Qom e a Najafabad città natale del religioso. La decisione arriva dopo gli scontri e i numerosi arresti, che si sono registrati a Isfahan, nell'Iran centrale, dove ieri sono di nuovo scesi in piazza i manifestanti anti governativi. Tuttavia, secondo alcuni blog circa duemila persone si sarebbero radunate oggi in piazza Topkhaneh, a Teheran, inneggiando slogan contro il governo. La repressione continua anche nelle aule dei tribunali. Oggi l'ex portavoce del governo del presidente riformista Khatami è stato condannato a sei anni di carcere in relazione ai disordini post-elettorali del giugno scorso. Intanto il presidente Ahmadinejad, in un'intervista al britannico "Channel 4", ha rifiutato la “mano tesa” al dialogo offerta da Obama e ha paragonato il negoziato sul programma nucleare iraniano ad una stucchevole “serie tv”. Il presidente iraniano ha inoltre respinto l'ultimatum a porre fine alle attività di arricchimento dell'uranio entro la fine dell'anno intimato dal presidente americano, definendolo “privo di senso”.

Afghanistan
In tutto l’Afghanistan, proseguono le operazioni contro le milizie talebane. Reparti congiunti dell'Esercito nazionale afghano (Ana) e della Forza internazionale hanno catturato diversi talebani e sequestrato un quantitativo importante di eroina e armi. L'Isaf ha inoltre confermato la morte nel sud del Paese di un soldato britannico martedì e di uno canadese ieri.

Yemen - terrorismo
Almeno 34 membri di al Qaeda sono stati uccisi in quattro diversi raid aerei dell’aviazione militare yemenita. Le autorità di Sana’a ritengono che, fra le vittime, ci sarebbe anche Anwar al-Awlaki, l'imam radicale che predicava negli Stati Uniti e del quale era seguace Nidal Hasan, l'ufficiale musulmano responsabile della strage di Fort Hood. Nel raid potrebbe essere stato ucciso anche Abu Basir Nasser al-Wahayshi, considerato il leader di al Qarda nella Penisola arabica. Nei giorni scorsi, i militanti radicali sauditi e yemeniti hanno annunciato si essersi uniti sotto la sigla “Al Qaeda nella Penisola arabica”, con base nello Yemen.

Eritrea - sanzioni Onu
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato ieri una serie di sanzioni contro l’Eritrea per il sostegno offerto ai ribelli islamici in Somalia. La risoluzione, a lungo attesa, comprende divieti sulla vendita di armi e di espatrio. Il servizio è di Giulio Albanese:RealAudioMP3

La notizia ha mandato ieri su tutte le furie il governo di Asmara. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha, infatti, votato una serie di sanzioni contro l’Eritrea per il sostegno dato ai ribelli islamici in Somalia. La risoluzione - sostenuta da tredici dei quindici membri del Consiglio - comprende una serie di misure che vanno dai divieti sulla vendita di armi al congelamento di assets, ai divieti di espatrio. La Cina sembrava in un primo momento contraria al provvedimento ed è questo, in fondo, il dato politico da non sottovalutare, ma si è invece astenuta dalla votazione. Naturalmente l’ambasciatore eritreo all’Onu, Araya Desta, ha denunciato le sanzioni definendole vergognose ed ha accusato Stati Uniti ed Etiopia di aver spinto il Consiglio ad adottare la risoluzione. Sta di fatto che sono anni che la società civile nel Corno d’Africa denuncia il coinvolgimento eritreo in Somalia e soprattutto le vessazioni del regime di Asmara contro i suoi oppositori.

 
Cina - processo dissidente
La Cina ha denunciato “ingerenze straniere” nel processo al dissidente Liu Xiaobo, per il quale è prevista per domani il pronunciamento della sentenza. Ieri diplomatici americani, australiani, canadesi e di numerosi Paesi dell'Unione Europea sono stati bloccati mentre cercavano di entrare nell'aula nella quale si è tenuto il processo. Xiaobo rischia 15 anni di prigione per aver diffuso degli scritti che chiedono maggiori libertà civili e politiche.

Georgia - Russia
Georgia e Russia sono vicine ad un accordo per la riapertura della frontiera terrestre, chiusa tre anni fa all’inizio delle tensioni che poi hanno portato alla secessione di Abkhazia e Ossezia del Sud e alla guerra lampo tra i due Paesi nell’agosto del 2008. Ad annunciarlo oggi il Ministero degli esteri georgiano, secondo cui il passaggio di Kazbegi-Verkhny Lars tornerà in funzione all'inizio di marzo. Il valico di confine è l'unico alla frontiera tra Russia e Georgia che non passa attraverso le due repubbliche secessioniste.

Russia missili
La Russia ha effettuato con successo il test di lancio del missile balistico intercontinentale Voievoda Rs-20V. Contemporaneamente il presidente russo Medvedev ha annunciato che Mosca sta lavorando a nuova generazione di missili in grado di trasportare testate nucleari. Le parole del capo di Stato russo coincidono con il rinvio della firma del nuovo trattato sulla riduzione delle testate atomiche con gli Usa (al posto dello "Start 1" scaduto il 5 dicembre scorso), malgrado l'impegno di massima assunto con l'omologo Obama a raggiungere una accordo nel 2010.

Guinea - elezioni
Elezioni democratiche in tempi brevi. Le ha assicurate ieri il capo ad interim della Guinea, il generale Sékouba Konate, a un anno dalla presa del potere da parte dell’esercito. Invocata anche la riconciliazione tra i guineani.

Grecia - economia
In Grecia, il governo ha approvato ieri la Finanziaria 2010, un “primo passo” per il risanamento dei conti pubblici richiesto dall’Unione Europea dopo il rischio di crack finanziario paventato nelle scorse settimane. Il bilancio prevede una riduzione del 3,6% del disavanzo pubblico, con tagli della spesa e parziale congelamento dei salari medio-alti.

Berlusconi - lettera a Benedetto XVI
Il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha ringraziato Benedetto XVI per la vicinanza manifestata dopo l’aggressione in piazza Duomo a Milano. In una lettera, il presidente del Consiglio assicura, inoltre, che “i valori cristiani sono sempre presenti nell’azione del governo”, e che, si legge, “adotterà tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale”. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 358

 
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