Messaggio dei vescovi della Patagonia sulla questione umana ed ambientale
I vescovi della Patagonia argentina esprimono la loro preoccupazione sulla questione
umana ed ambientale, dicendo che “se non si prenderà sul serio la cura della terra,
dell’aria, e dell’acqua molti altri resteranno senza un posto per vivere”. Secondo
quanto riporta la Misna, “oggi - affermano i presuli - è sempre più difficile che
tutti abbiano il loro posto; non solo non ci sono case per le nuove famiglie, in particolare
per i più poveri, costretti ad ammassarsi in insediamenti disumani, ma anche perché
si moltiplicano i luoghi dove la vita umana già non è più possibile per la contaminazione
e la desertificazione”. Osservando la loro terra, i vescovi stabiliscono “che con
frequenza, le aziende che vi operano sono multinazionali, che fanno qui quello che
non si consente nei Paesi sviluppati o del cosiddetto "primo mondo". Generalmente,
cessando le loro attività e ritirandosi, lasciano grandi passivi umani e ambientali.
Qualsiasi attività produttiva, sottolineano i vescovi, “deve rispettare un determinato
ordine scritto nelle leggi e nella finalità della natura affinché non si rivolti contro
l’uomo”. Nel suo messaggio per la prossima Giornata mondiale della pace, Benedetto
XVI ricorda la responsabilità che spetta a ogni essere umano di utilizzare il dono
del Creato “facendolo fruttificare in modo responsabile e rispettoso”. Solo così,
aggiungono i vescovi della Patagonia argentina, “questa natura che ci ospita sarà
la nostra casa e quella dei nostri discendenti”, un dovere tanto maggiore “per noi
che viviamo in questo angolo meraviglioso del pianeta: la Patagonia”. (C.P.)