Vietnam: una cena di Natale per il dialogo interreligioso
A pochi giorni dal Natale, l’arcidiocesi di Ho Chi Minh City, in Vietnam, ha organizzato
una cena vegetariana al fine di promuovere la cooperazione e il dialogo interreligioso.
L’evento, promosso dal cardinale Jb Pham Minh Man e dall’ausiliare monsignor Peter
Nguyen Van Kham, ha visto però la sola partecipazione dei delegati della Chiesa buddista
del Vietnam (Vbc) - ufficialmente riconosciuta dal Governo - e non quelli della Chiesa
buddista unita del Vietnam (Ubvc), che insistono a rivendicare l’adesione di circa
l’80% dei buddisti del Paese. Tra i leader presenti vi erano anche quelli protestanti,
musulmani, caodaisti, insieme a sacerdoti e religiosi del Comitato arcidiocesano per
le relazioni fra le diverse fedi. Sottolineando il diritto di ciascuno a vivere liberamente
la propria fede, rispettando il credo altrui, il cardinale ha voluto introdurre il
tema: “Onora il padre e la madre”. Secondo quanto riportato da AsiaNews, è stata messa
in evidenza anche l’importanza del rispetto degli avi: fonte di incomprensione nei
secoli passati fra i missionari – che consideravano “idolatria” la pratica dell’offerta
agli antenati – ma ora “fonte di nobiltà culturale delle società orientali”. Il card.
Jb Pham Minh Man ha chiesto pubblicamente scusa a nome della Chiesa vietnamita per
i sospetti e le incomprensioni del passato e ha auspicato l’inizio di una nuova era
di “conoscenza e comprensione reciproca”. Il dialogo interreligioso è una sfida aperta
per i cattolici del Paese, restano infatti ancora da superare decenni di incomprensioni,
alimentati dalle politiche del governo comunista e dalle campagne di stampa dei giornali
filo-governativi. Le autorità, oltretutto, non sembrano apprezzare iniziative che
promuovono il dialogo e la collaborazione, perché sono viste come una “minaccia alla
sicurezza nazionale”. Da ultimo, vi è il nodo legato alle varie associazioni religiose
formate o controllate dal Governo. (C.P.)