Brunei: la pastorale giovanile al centro della vita della Chiesa locale
“Una speranza per la salvaguardia del creato”: così il vicario apostolico del Sultanato
del Brunei, mons. Corneliu Sim, spiega all’agenzia Fides la priorità dell’attività
pastorale della Chiesa locale, rappresentata dai giovani. “Costituiscono il bagaglio
di speranza per la testimonianza dei valori evangelici del Sultanato – afferma – sono
la nostra speranza perché credono nella costruzione di un futuro diverso, giusto,
equo, sostenibile e fraterno”. Il vicario apostolico racconta, poi, una delle attività
più importanti al centro della pastorale giovanile: “Abbiamo partecipato con una delegazione
all’Asian Youth Day nelle Filippine ed è stata un’esperienza entusiasmante, capace
di infondere nuova linfa nella nostra Chiesa locale”. Secondo il presule i giovani
cattolici “devono essere orgogliosi di essere asiatici perché l’Asia giocherà un ruolo
molto importante nella vita della Chiesa nei decenni futuri”. Il Sultanato del Brunei
si trova nel territorio dell’isola del Borneo ed è una monarchia assoluta islamica,
in cui la religione di Stato è l’islamismo sunnita, praticato dal 67% della popolazione.
Nel Paese esiste una comunità di cristiani di diverse confessioni, tra cui i cattolici
sono circa 20mila. Qui in particolare, dunque, i giovani sono chiamati a costruire
ponti di pace, comprensione e amore a partire dalle loro famiglie, dalle parrocchie,
dalle scuole, dal territorio e dalle società pluralistiche in cui vivono: sono il
lievito evangelico per la piccola Chiesa del Brunei. (R.B.)