Verso Natale, abbattendo i muri: editoriale di padre Lombardi
L'imminente celebrazione del Natale non può non riportare alla memoria il pellegrinaggio
ai luoghi della Natività che Benedetto XVI ha compiuto nel maggio scorso, durante
la sua visita in Terra Santa. Un pellegrinaggio dove l'amore di Dio si è rivelato
al mondo e insieme dove - per paradosso - questo amore vive spesso di sofferenze,
drammi, muri. Ascoltiamo in proposito l'editoriale di padre Federico Lombardi
per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Mentre andiamo
verso Betlemme per il Natale, viene spontaneo ritornare al giorno in cui - sette mesi
fa - andavamo a Betlemme con il Papa Benedetto, pellegrino nella Terra del Signore.
Quali i ricordi più intensi? Naturalmente la festosa celebrazione della Messa nell’affollatissima
Piazza della Mangiatoia. Anche se in un contesto tanto diverso da quello del presepio
di duemila anni fa, è poi sempre l’Eucarestia il momento in cui si rivive il mistero
della presenza reale di Gesù con noi. Ma è difficile non ricordare il passaggio e
l’incombere del muro. Giustamente a sera congedandosi il Papa diceva: “Tutti sappiamo
che i muri non durano per sempre. Possono essere abbattuti. Innanzitutto però è necessario
rimuovere i muri che noi costruiamo attorno ai nostri cuori, le barriere che innalziamo
contro il nostro prossimo”.
Il Papa è stato a pregare
nella grotta, ma anche lì - come negli altri luoghi santi - si avverte che i cristiani
non sono uniti fra loro: devono dividersi luoghi e tempi di competenza per evitare
le liti! Quando riusciremo a superare le nostre divisioni? Ma il ricordo più tenero
è quello dei piccoli bimbi malati del Caritas Baby Hospital nelle mani del Papa. Fragilità
infinita dell’umanità! Forza misteriosa ed invincibile dell’amore! Quanto è fragile
Gesù che nasce a Betlemme, ma quanto è forte il messaggio di amore! Amore che ci viene
offerto, ma ci viene anche chiesto con urgenza da questa fragilità! Quale intelligenza
umana avrebbe potuto immaginare questo incredibile messaggio? Andiamo a vedere il
bambino: Dio è ancora con noi.