Il Papa ai ragazzi dell'Azione Cattolica: Gesù, vostro amico, anche se gli adulti
non vi considerano. Testo integrale
“Gesù vi vede e vi sente anche se siete piccoli, anche se a volte gli adulti non vi
considerano come vorreste”: è quanto ha detto il Papa stamani durante l’incontro con
l’Acr, l’Azione Cattolica dei Ragazzi che sta dedicando quest’anno al tema “Siamo
in onda” per mettersi in comunicazione con Gesù e con gli altri, avendo come riferimento
l’immagine biblica di Zaccheo, colui che incontra il Signore e lo accoglie con gioia.
Il Papa ha invitato i giovani dell’Acr “a prendere la linea con Gesù” nella capacità
“di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente a coloro che
vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e senza amici”.
Ecco il testo integrale del discorso del Papa: Cari Ragazzi
dell’ACR (Acierre), vi saluto con grande affetto. E’ sempre
bello per me incontrarvi in questo appuntamento pre-Natalizio, tanto atteso e desiderato
da tutti voi. Saluto cordialmente il Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana,
Dott. Franco Miano e l’Assistente Generale, Mons. Domenico Sigalini. Per loro tramite,
ringrazio quanti si adoperano generosamente per la vostra educazione religiosa e umana,
dedicando tempo e risorse personali alla vostra benemerita Associazione. So
che quest'anno vi state particolarmente impegnando sul tema “Siamo in onda” per mettervi
in comunicazione con Gesù e con gli altri, avendo come riferimento l’immagine biblica
di Zaccheo, colui che incontra il Signore e lo accoglie con gioia. Anche voi siete
piccoli come Zaccheo, che è salito su un albero perché voleva vedere Gesù, ma il Signore,
alzando lo sguardo, si è accorto subito di lui, in mezzo alla folla. Gesù vi vede
e vi sente anche se siete piccoli, anche se a volte gli adulti non vi considerano
come vorreste. Gesù non solo vi vede, ma si sintonizza sulla vostra onda, vuole fermarsi
da voi, stare con voi, stabilire con ciascuno di voi una forte amicizia. Questo lo
ha fatto nascendo a Betlemme e facendosi vicino ai ragazzi e agli uomini di ogni tempo,
anche a ciascuno di noi. Cari amici, di fronte a Gesù imitate
sempre l’esempio di Zaccheo che è sceso subito dall'albero, lo ha accolto pieno di
gioia nella sua casa e non ha più smesso dì fargli festa! Accoglietelo nella vostra
vita tutti i giorni, tra i giochi e tra gli impegni, nelle preghiere, quando chiede
la vostra amicizia e la vostra generosità, quando siete felici e quando avete paura.
A Natale, ancora una volta, l’amico Gesù vi viene incontro e vi chiama! E’ il Figlio
di Dio, è il Signore che vedete ogni giorno nelle immagini presenti nelle chiese,
nelle strade, nelle case. Egli vi parla sempre dell’amore “più grande”, capace di
donarsi senza limiti, di portare pace e perdono. Solo la presenza
di Gesù nelle vostre vite dà la gioia piena, perché lui è capace di rendere sempre
nuova e bella ogni cosa. Lui non vi dimentica mai. Se gli dite ogni giorno che “siete
in onda”, aspettatevi sicuramente che egli vi chiami per inviarvi un messaggio di
amicizia e di affetto. Lo fa quando partecipate alla Santa Messa, quando vi dedicate
allo studio, ai vostri impegni quotidiani e quando sapete compiere gesti di condivisione,
di solidarietà, di generosità e di amore verso gli altri. Così potrete dire ai vostri
amici, ai vostri genitori, ai vostri animatori, ai vostri educatori che siete riusciti
a prendere la linea con Gesù nella vostra preghiera, nel compiere i vostri doveri
e quando sarete capaci di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente
a coloro che vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e
senza amici. Cari ragazzi, con questi sentimenti vi auguro
un felice e Santo Natale. Estendo i miei voti augurali alle vostre famiglie e all’intera
Azione Cattolica e, affidandovi alla protezione della Madre di Gesù, di cuore tutti
vi benedico.