Sri Lanka: autorizzata la celebrazione della Messa nei campi di internamento dei ribelli
Tamil
Per la prima volta, nello Sri Lanka, i sacerdoti cattolici sono stati autorizzati
a celebrare la Messa nei campi di internamento dei ribelli Tamil, situati nel nord
del Paese. Come rende noto padre Emilianuspillai Santhiappillai, della diocesi di
Mannar, ai primi di dicembre i capi militari hanno permesso ad alcuni preti di recarsi,
esclusivamente “a scopo religioso”, presso “i campi di riabilitazione”. L’esercito
regolare del Paese ha quindi autorizzato una dozzina di sacerdoti a visitare i detenuti
dalle 6.30 alle 9.30 del sabato. I preti hanno potuto celebrare la Santa Messa sia
all’aperto, all’ombra degli alberi, che al chiuso, in piccoli centri di preghiera.
Al loro arrivo, i religiosi sono stati perquisiti e non hanno potuto portare messaggi
ai detenuti da parte dei rispettivi familiari. Infine, qualche dato: il conflitto
tra i ribelli Tamil e l’esercito regolare è andato avanti per circa 26 anni. Oggi,
a sette mesi dalla fine delle ostilità, più di 12mila ribelli continuano ad essere
detenuti nei campi di internamento. Secondo i dati della Chiesa cattolica locale,
di questi 12mila, circa 3mila sono cattolici, mentre i rimanenti sono indù. Da segnalare
che attualmente la Croce Rossa Internazionale non ha accesso ai campi e che i detenuti
possono incontrare i propri familiari per un tempo limitato e solo all’entrata del
campo stesso. (I.P.)