Portogallo approvate le unioni gay. I vescovi: gravi conseguenze sulla famiglia
Il governo portoghese ha approvato ieri le norme di legge che permettono il matrimonio
tra persone dello stesso sesso, come annunciato nel suo programma elettorale. Si tratta
in realtà di piccole modifiche del Codice civile che eliminano i riferimenti alla
diversità di sesso dei coniugi come elemento per la validità del matrimonio. La proposta
sarà presentata con la massima rapidità in Parlamento dove il governo minoritario
socialista potrà in questo modo ottenere la sua prima vittoria, visto che a favore
voteranno, oltre ai socialisti, anche il blocco di sinistra, i verdi e i comunisti.
L’opposizione di centrodestra pensa di proporre soluzioni alternative, ma da sola
non può bloccare la legge. Pur consentendo il matrimonio omosessuale, la proposta
del governo non permette l’adozione alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
“Mentre sul matrimonio c’è stato un ampio dibattito nella società – dice il governo
– sull’adozione tale dibattito non c’è stato, né essa faceva parte del programma elettorale”.
Il portavoce della Conferenza episcopale portoghese, padre Manuel Morujao, ha parlato
di “ingegneria ideologica” da parte del governo per reinventare un’istituzione millenaria.
“Questa decisione, presa senza un’approfondita discussione – ha proseguito il portavoce
– avrà gravi conseguenze sulla famiglia”. L’azione concreta è lasciata alle organizzazioni
cattoliche laiche, che stanno raccogliendo numerose firme per chiedere un referendum
sull’argomento. Infine, vari giuristi pensano che la legge potrebbe essere incostituzionale
in quanto una simile misura dovrebbe essere preceduta da una modifica della Costituzione.
(Da Lisbona, Riccardo Carucci)