2009-12-18 15:30:55

Congo: la Chiesa teme un Natale di sangue come quello del 2008


“Temiamo un nuovo massacro come quello del Natale 2008. Viviamo nell’insicurezza totale” afferma all’agenzia Fides mons. Julien Andavo Mbia, vescovo di Isiro-Niangara, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, dove i ribelli ugandesi del Lord’s Resistence Army (Lra) minacciano di ripetere il massacro di Natale del 2008, che è costato la vita ad almeno 800 civili innocenti. “Due giorni fa i ribelli dell’Lra hanno attaccato il villaggio di Tapili (circa 50 km da Niangara), provocando la morte di alcune persone e costringendo alla fuga più di 2mila abitanti, che si trovano adesso a Niangara, senza alcuna assistenza”. La popolazione della zona afferma di aver visto dei volantini dell’Lra che minacciano il ripetersi di massacri simili a quelli del 2008. “Festeggeremo il Natale con voi” è scritto in un volantino. “Se non intervengono in tempo la comunità internazionale e le autorità locali, esiste il rischio concreto di un nuovo Natale di sangue” conclude il vescovo di Isiro-Niangara. Nelle ultime settimane i ribelli dell’Lra hanno attaccato diverse località del nord-est del Congo, in un’area limitrofa al confine con il sud Sudan. I ribelli ugandesi si muovono da anni in una vasta area che comprende il nord-est della Repubblica Democratica del Congo, il sud Sudan e la parte orientale della Repubblica Centrafricana. Dopo la fallita offensiva del dicembre 2008 condotta dagli eserciti congolese, ugandese e sud-sudanese contro il quartiere generale dell’Lra nella foresta congolese di Garamba, i guerriglieri si sono divisi in piccoli gruppi che conducono rappresaglie contro i civili. Il leader dell’Lra, Joseph Kony, sul cui capo pende un ordine di cattura della Corte Penale Internazionale, si sarebbe rifugiato in Centrafrica, dove gli danno la caccia i commandos ugandesi intervenuti con il consenso delle autorità locali. (R.P.)







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