L'ombra del fallimento sul vertice di Copenaghen. Barroso: no alla retorica nazionalista
Proseguono a ritmi serrati i lavori del vertice Onu sui cambiamenti climatici, a Copenhagen.
Le note di pessimismo si alternano alla speranza di trovare un'intesa per evitare
il disastro climatico. Intanto è in corso la lunga e frenetica parata di capi di Stato
e di Governo, che stanno prendendo la parola davanti all’Assemblea plenaria. Si andrà
avanti fino a notte inoltrata: l’ultimo intervento è previsto intorno all’una. Da
Copenhagen il servizio del nostro inviato, Salvatore Sabatino:
“Senza rispetto
del Creato non può esserci pace nel mondo”. A Copenhagen risuonano ancora le parole
del Papa contenute nel Messaggio per la Giornata Mondiale della pace 2010. Dei valori
e dell’impegno etici per la difesa ambientale, il nostro inviato al vertice sul clima
Salvatore Sabatino ha parlato col presidente della Commissione europea, José Manuel
Barroso
R. – I believe
it is exactly... Il tema dei cambiamenti climatici rappresenta un test in termini
di responsabilità e di solidarietà globale. La crisi finanziaria a cui assistiamo
dimostra il grado d’interdipendenza che lega tutti noi. E questa di Copenaghen è la
prima occasione per dimostrare che possiamo lavorare in una direzione comune. Questo
è lo spirito col quale siamo venuti qui. Ripeto quanto già più volte ribadito: in
questo tipo di negoziati non possiamo permetterci di metterci gli uni contro gli altri.
Occorre invece lavorare insieme perché siamo di fronte all’obiettivo comune del futuro
del pianeta e della qualità della vita delle nuove generazioni. Dobbiamo smetterla
con la tradizionale retorica legata ai singoli interessi nazionali in nome del senso
di appartenenza ad una medesima comunità: abitiamo tutti sullo stesso pianeta. A parte
alcuni temi specifici, qui trattati da un gruppo di esperti competenti, per il resto
Copenaghen, lo ripeto, rappresenta un test importante per definire una risposta globale
alle sfide globali del XXI secolo.
Sul perché di un possibile fallimento del
vertice di Copenaghen, Salvatore Sabatino ha intervistato Corrado Clini, direttore
generale del Ministero dell’Ambiente italiano.