Indonesia: indagato sacerdote per aver aiutato coltivatori locali
Sacerdoti, suore, laici, cristiani e musulmani. Centinaia di persone si sono riunite
davanti al quartier generale delle forze dell’ordine di Nord Sumatra, in Indonesia,
per manifestare contro il fermo e l’interrogatorio di padre Rantius Manalu Pr, sacerdote
a attivista per i diritti umani. A guidarle c’era mons. Ludovicus Manullang, vescovo
di Sibolga, diocesi della provincia di Nord Sumatra. Secondo quanto riferisce l’Agenzia
AsiaNews, il sacerdote è stato convocato e interrogato per sette ore dagli investigatori
per aver “distribuito sementi di gomma ai coltivatori”, da impiantare in un terreno
abbandonato ormai da tempo. Terreno la cui proprietà è rivendicata dall’ente governativo
North Sumatra’s Forestry Ministry Charter. Padre Rantius dovrà quindi rispondere
di appropriazione indebita. Mons. Manullang si è subito schierato a difesa del sacerdote,
sottolineando che “la decisione di distribuire i semi ai coltivatori è stata presa
in accordo con la diocesi” e il prete ha “adempiuto alla sua missione pastorale, rivendicando
i diritti della popolazione”. Vicinanza al sacerdote cattolico è stata espressa anche
da Sodikin Lubis, un coltivatore locale ma anche figura di primo piano della comunità
musulmana. (R.R.)