Il cardinale Bagnasco ai parlamentari italiani: fermare l'odio che avvelena la politica
“Il messaggio del Natale ritorna in tutta la sua bellezza e urgenza. Infatti esso
sembra stridere rispetto al clima che stiamo vivendo come Paese”. Così il cardinale
Angelo Bagnasco nell’omelia pronunciata ieri sera durante la messa celebrata per i
parlamentari in preparazione al Natale. Il presidente della Conferenza episcopale
italiana, scrive il Sir, ha fatto riferimento all’aria di “odio personale che avvelena
la politica” e sfocia in “gravi e inaccettabili episodi di violenza”. “La gente è
stanca e non merita questo – ha spiegato il porporato nell’omelia - senza un’evidente,
onesta e concreta svolta si alimenta il senso di insicurezza”. Nonostante la situazione
che il Paese sta vivendo “la gente non desiste dalla fiducia e dall’impegno nella
famiglia, nel lavoro, nella società. Il nostro popolo merita il meglio di tutti i
responsabili, a qualunque livello e titolo, perché – ha aggiuto Bagnasco - al di fuori
dei riflettori che a volte snaturano ed enfatizzano, porta avanti i propri doveri
quotidiani con grande dignità, senso del dovere, con una serietà morale e capacità
professionale che fanno onore al Paese, in Italia e nel mondo”. Il presidente della
Cei ha rivolto a tutti il suo monito: “Questo patrimonio – ha detto – non vogliamo
sperperare mai, né possiamo permettere che si annebbi dietro a settarismi che nulla
hanno a vedere con la dialettica culturale, politica e sociale. Questa mira a costruire,
quella vuole distruggere”. (R.R.)