Europarlamento: rinviato il voto sul Crocifisso nelle scuole
Il Parlamento europeo ha deciso di rinviare alla prossima seduta plenaria il voto
sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul divieto di esporre simboli
religiosi come il Crocifisso nelle aule scolastiche italiane. Con 283 no, 259 sì e
27 astensioni l’aula di Strasburgo ha così accolto la proposta del presidente dell'eurogruppo
socialista e democratico europeo Martin Schulz che ha chiesto un rinvio per fare una
verifica di ammissibilità del soggetto della votazione. “Ricordo, ha detto, che quello
che viene condotto qui nell'aula di Strasburgo è un dibattito italiano e non europeo,
non ha senso che una risoluzione di questo tipo venga presa in considerazione dal
Parlamento europeo". Il Partito popolare europeo (Ppe) avrebbe invece voluto che
il Parlamento si pronunciasse. “Milioni di persone sono toccate dalla sentenza della
Corte e noi dobbiamo votare oggi”, ha affermato a nome dei popolari Manfred Weber.
A Strasburgo non si era comunque riusciti a trovare un accordo sulle diverse risoluzioni:
in un nulla di fatto si è risolto il tentativo di una posizione comune fra popolari
e socialisti. Alla fine sono rimaste in piedi due risoluzioni: quella dei popolari
e quella degli euroscettici di Europa della libertà e democrazia, che rappresenta
anche la Lega. I liberaldemocratici, i socialisti, la sinistra europea e i verdi hanno
invece ritirato le loro. I parlamentari italiani in modo trasversale hanno intanto
presentato una dichiarazione per la libertà di esposizione in luoghi pubblici di simboli
religiosi rappresentativi della cultura e dell’identità di un popolo. La sentenza
della Corte europea, lo ricordiamo, sostiene che la presenza dei Crocifissi nelle
aule scolastiche sia «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo
le loro convinzioni» e della «libertà di religione degli alunni».(A cura di Debora
Donnini)