Appello Onu a sostegno delle popolazioni dello Zimbabwe
Secondo fonti ufficiali delle Nazioni Unite, la comunità internazionale deve impegnarsi
per mantenere e garantire un costante miglioramento della situazione umanitaria in
Zimbabwe. Negli ultimi anni questo Paese è stato colpito dalla mancanza dei viveri,
dal deterioramento dei servizi sociali e da una forte recessione economica dovuta
a lunghi scontri politici. “Bisogna continuare a lavorare insieme per evitare di perdere
tutto ciò che è stato raggiunto”, ha riferito Catherine Bragg, assistente del Segretario
Generale per gli Affari Umanitari. La Bragg, durante la sua visita in Zimbabwe durata
tre giorni, ha sottolineato l’importanza del ruolo del Governo per i traguardi raggiunti
fin’ora, esortando le autorità ad accelerare l’erogazione di permessi di lavoro per
le Ong. Ha lanciato anche un appello per raggiungere un totale di 378 milioni di dollari
entro il 2010 per aiutare i Paesi dell’Africa Meridionale. “La comunità internazionale
è stata generosa con il popolo dello Zimbabwe nel 2009, offrendo 642 milioni di dollari
per aiuti umanitari. Spero che si possa continuare con lo stesso spirito nel 2010”.
L’ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), ha aggiunto la Bragg,
continuerà a collaborare con i governi locali per coordinare gli aiuti a livello nazionale
ed internazionale. Tra i progetti umanitari sostenuti dall’ONU sono previsti, un ospedale
regionale con scorte di medicinali in caso di pandemia da colera, un programma di
addestramento per assistenti ospedalieri ed una fattoria comunale destinata a diventare
luogo di dimostrazione per i coltivatori che vogliano condividere pratiche di “buon’agricoltura”.
(C.P.)