Macao ricorda il decimo anniversario del ritorno alla Cina
Domenica prossima ricorrerà il decimo anniversario del ritorno di Macao alla Cina.
Il vescovo della diocesi di Macao, mons. Jose Lai Hung-seng, ha chiesto che si preghi
per la città e per il nuovo capo dell’esecutivo. Nel pomeriggio di domenica, inoltre,
vari cattolici aderiranno ad una marcia per chiedere maggiore democrazia e un miglioramento
delle condizioni sociali. La marcia – spiega ad AsiaNews Paul Chan Wai-chi, parlamentare
cattolico, membro dell’Associazione di Macao per la Nuova democrazia – intende “spingere
il nuovo governo ad affrettare il processo democratico”. Si chiede, in particolare,
un deciso intervento contro la corruzione. Anche mons. Jose Lai Hung-seng è preoccupato
per la diffusa corruzione, per la lentezza con cui la legge viene applicata. Il presule
spera che il nuovo capo dell’esecutivo, Chui Sai-on, fermi i guadagni illeciti. Un
recente caso ha alimentato molte critiche. E’ quello dell’ex ministro dei trasporti
e del lavoro, Ao Man-long, accusato di riciclaggio di denaro sporco che dal 2008 sconta
una pena di 27 anni. Prima del 20 dicembre del 1999, Macao è stata per secoli sotto
l’amministrazione coloniale portoghese. Attualmente è una regione cinese ad amministrazione
speciale. La popolazione di Macao è di circa 541.200 persone. La disoccupazione si
aggira attorno al 3,5%. I cattolici sono il 4% della popolazione. (A.L.)