Liberia: rapporto della Commissione verità e riconciliazione su crimini e ingiustizie
Il lavoro della Commissione verità e riconciliazione in Liberia, conclusosi con la
pubblicazione di un rapporto finale, “è un notevole tentativo di onestà nei confronti
del popolo liberiano e delle sofferenze che lo hanno accompagnato per troppo tempo”.
E’ quanto afferma alla Misna padre Mauro Armanino, per anni missionario in Liberia.
Nel Paese africano – spiega il sacerdote – “si sta diffondendo la consapevolezza che
l’impunità, finora compagna inseparabile della storia liberiana, non sarà considerata
ineluttabile”. Dopo quattro anni di lavoro, oltre 22 mila testimonianze, decine di
interviste e più di 500 deposizioni pubbliche, sono stati individuati oltre 100 responsabili
di violazioni dei diritti umani e reati economici che la Commissione verità e riconciliazione
auspica di vedere giudicati in tribunale. “La ricostruzione della verità dei fatti
accaduti, la domanda di perdono – spiega padre Mauro Armanino – sono state intese
come contributo alla guarigione del tessuto sociale e alla riscrittura di un’altra
storia”. E’ apprezzabile – conclude il missionario – il tentativo di trovare il consenso
su un’interpretazione condivisa della storia della Liberia alla luce delle ingiustizie
che hanno accompagnato il Paese fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1847 ad opera
di schiavi liberati negli Stati Uniti. (A.L.)