Vietnam: accolte con favore le notizie sulla visita compiuta in Vaticano dal presidente
Triet
I cattolici vietnamiti hanno accolto con favore le notizie provenienti da Roma sulla
visita del loro presidente, Nguyen Minh Triet, a Benedetto XVI. Anche la stampa governativa
- riferisce l'agenzia AsiaNews - ha sottolineato il fatto che la visita del presidente
al Papa rientra nel cammino per i rapporti diplomatici e dà spazio ai colloqui avuti
dal secondo leader del Paese che si è recato dal Papa, dopo che nel gennaio 2007 c’era
stato il primo ministro Nguyen Tan Dung. Da parte sua, la Conferenza episcopale già
durante i lavori per la visita “ad limina” di quest’anno ha fatto sapere che i vescovi
hanno invitato Benedetto XVI a venire nel Paese in occasione del Giubileo in corso
per i 350 anni dall’inizio della evangelizzazione e i 50 dell’istituzione della gerarchia
cattolica e che si concluderà il 6 gennaio 2011. In occasione della visita “ad limina”
dei vescovi vietnamiti, Benedetto XVI ha detto che i cattolici sono persone per bene,
volendo dire che sono buoni cittadini. “Noi – ha detto – viviamo nel Vangelo e nella
nazione e non vogliamo sostituire il governo. Noi vogliamo dialogare e avere una buona
collaborazione”. Il 28 novembre di quest’anno, anche mons. Bui Van Doc, vescovo di
My Tho e presidente del Comitato per la catechesi e la fede della Conferenza episcopale
ha parlato del dialogo e della collaborazione con il governo, dicendo che “la Chiesa
invita tutti a contribuire onestamente per costruire una società giusta, vera e umana.
La Chiesa non vuole rimpiazzare il governo, ma spera solo in uno spirito di dialogo
e cooperazione, nel reciproco rispetto. La Chiesa è parte della vita del Paese e vogliamo
servire tutto il popolo”. Le relazioni diplomatiche con la Santa Sede negli ultimi
20 anni hanno visto grandi progressi. Le parti hanno stretto i contatti e scambiato
delegazioni a tutti i livelli. In particolare, a febbraio, c’è stato un incontro del
“gruppo congiunto” per lavorare insieme ufficialmente: il tema principale è stato
il ristabilimento dei rapporti diplomatici. Entrambe le parti hanno segnalato progressi,
anche se ancora non sono in grado di annunciare relazioni diplomatiche. (R.P.)