2009-12-15 14:54:24

Petizione per la vita all'Europarlamento. Carlo Casini: alla radice dei diritti umani


Una petizione a favore della vita, firmata da cittadini europei dei 27 Paesi Ue, è stata consegnata stamani a Strasburgo al presidente del parlamento europeo, Jerzy Buzek, e alla presidente della Commissione petizioni, Erminia Mazzoni. Si tratta di un’iniziativa dei Movimenti per la vita d’Europa. Il servizio della nostra inviata a Strasburgo, Fausta Speranza:RealAudioMP3  
Centinaia di migliaia di cittadini europei hanno firmato la petizione con la quale si chiede che nell’interpretazione e applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, così come nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali, si riconosca il "diritto alla vita di ogni essere umano” fin dal suo concepimento. L’on. Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita italiano e presidente della Commissione Affari costituzionali dell’europarlamento:

R. - Manca il riferimento al diritto alla vita dei bambini non ancora nati, come in tutte le carte internazionali. Allora, è nata l’idea di far sentire anche alle istituzioni la voce di chi non ha voce, immaginando questa petizione da realizzarsi in tutti i Paesi dell’Unione Europea e da presentarsi dopo un anno. In pratica, l’iniziativa è partita soltanto nel maggio del 2008, dopo che il Movimento per la vita italiano, ricevuto dal Santo Padre, ricevette da lui l’incoraggiamento per questa iniziativa, il 12 maggio scorso. Ci sono i nemici della vita che negano la vita, ma ci sono in più quelli che non ne vogliono parlare, non vogliono sentire: considerano l’olocausto vero e proprio che sta avvenendo in tutti i Paesi d’Europa e nel mondo - con milioni e milioni di bambini non ancora nati che vengono uccisi, ora anche nei laboratori di biotecnologie, e non solo con l’aborto - un fatto semplicemente morale, secondario, da lasciarsi alla libera votazione dell’individuo. Invece, è un fatto politico di primo ordine, una questione di difesa dei diritti umani alla loro stessa radice. Bisogna avere il coraggio, nonostante le difficoltà, di ripetere, ripetere, ripetere che c’è un diritto alla vita del bambino non ancora nato e che, dunque, anche le politiche devono ispirarsi a questo principio.
 
D. - Primo passo sarebbe aprire un vero e proprio dibattito su temi che dalla vita portano alla famiglia...

R. - Noi speriamo, con questa iniziativa, di spingere il Parlamento europeo almeno ad un dibattito, ad un grande dibattito. Non chiediamo che sia fatto immediatamente, ma almeno, dopo adeguata preparazione, sentendo esperti, raccogliendo documenti, che finalmente si risponda. Insomma, c’è di mezzo, nell’aborto, nella procreazione artificiale, c’è di mezzo anche la vita di un essere umano, di ognuno di noi, di un bambino, di una persona, oppure non è così? Abbiamo aggiunto a questa prima richiesta anche quella di un riconoscimento della famiglia, come società naturale fondata sul matrimonio, e del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro idee e i loro criteri etici, perché anche questi due aspetti sono oggi in fortissima crisi.







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