Il cardinale Martino: il Messaggio del Papa invita a superare ego-centrismo ed eco-centrismo
Il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace è stato, dunque, illustrato stamani
alla Sala Stampa della Santa Sede. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri,
il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente emerito del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace e mons. Mario Toso, segretario del medesimo dicastero.
Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto
XVI, ha affermato il cardinale Renato Raffaele Martino, sottolinea che per custodire
il Creato è necessario un “profondo rinnovamento etico e culturale”. Il Messaggio
per la Giornata Mondiale della Pace, ha detto il porporato, richiama tutti al senso
di responsabilità per la costruzione della pace nel rispetto del creato. E rifugge
da una visione riduttiva della natura e dell’uomo:
“Il
Santo Padre rigetta quindi i due estremi dell’ego-centrismo, che consentirebbe all’uomo
di tiranneggiare sul creato, e dell’eco-centrismo, che priverebbe l’uomo della sua
trascendente e superiore dignità. Quello indicato dal Santo Padre è un percorso di
profondo equilibrio, interiore ed esteriore, tra il Creatore, l’umanità e il creato”.
Del
resto, ha detto il cardinale Martino, il Papa, pur denunciando una vera e propria
crisi ecologica, offre una lettura realistica “eppure mai catastrofica della realtà
e dell’attuale crisi ecologica”. Nel messaggio, infatti, non si perde mai la speranza
nell’intelligenza e nella dignità dell’uomo. Il presidente emerito di Giustizia e
Pace ha quindi sottolineato che la scelta del Papa di dedicare il Messaggio al tema
dell’ecologia non è casuale. Quest’anno, infatti, ricorre il 30.mo anniversario della
proclamazione di San Francesco d’Assisi a Patrono dei cultori dell’ecologia. Il Cantico
delle Creature, è stata la riflessione del cardinale Martino, ci insegna che l’amore
per il creato, “se proiettato in un orizzonte spirituale, può condurre l’uomo alla
fratellanza con il prossimo e all’unione con Dio”. Rispondendo alle domande dei giornalisti,
il porporato ha espresso l’auspicio che la Conferenza Onu sul clima, in corso a Copenaghen,
si concluda con un successo:
“Io spero che trovino
una base comune. La responsabilità maggiore è stata, fino ad ora, dei Paesi altamente
sviluppati; però, anche i Paesi in via di rapido sviluppo non fanno tanta attenzione
a questa produzione di CO2. Ci auguriamo che invece di scontrarsi,
si incontrino”.
Il cardinale Martino ha ribadito
l’importanza delle energie rinnovabili, ma anche dell’energia nucleare civile. Quindi,
ha affermato che, anche di fronte a fenomeni come il surriscaldamento globale, il
Papa incoraggia tutti ad assumere stili di vita improntati alla sobrietà. Ogni anno,
ha denunciato il porporato, nei Paesi industrializzati finisce nei rifiuti il 30%
degli alimenti.
“Solo in Italia restano invendute
240 mila tonnellate di alimenti ogni anno, per un valore di oltre un miliardo di euro,
e questi sarebbero sufficienti per nutrire 600 mila persone con tre pasti al giorno”.
Dal
canto suo, mons. Mario Toso ha indicato, da una parte, la necessità di un’autorità
mondiale che regoli le dinamiche ambientali, dall’altra un coinvolgimento della società
civile. Il Messaggio del Papa, ha detto mons. Toso, invita alla responsabilizzazione
ribadendo l’importanza dell’educazione. In questo periodo natalizio, ha dunque auspicato
che non si ricorra allo shopping selvaggio, ma si adotti piuttosto un atteggiamento
di sobrietà.