All'insegna del dono la proposta per l'Avvento della diocesi di Brescia
L'Avvento è un invito alla riflessione e alla preghiera, a cogliere i doni della Parola.
La diocesi di Brescia ha organizzato per questo periodo un’iniziativa particolare:
“Avvento di carità - Le stagioni del pane”. Un’iniziativa che si snoda proprio attraverso
le quattro domeniche di Avvento. Marco Danesi, vice direttore della Caritas
diocesana di Brescia, sottolinea al microfono di Fabio Colagrande, le finalità
di questa iniziativa:
R. – E’ quella
di svolgere questo tempo all’insegna del dono e quindi al ciclo del dono - dare e
ricevere - che tende a ripetersi costantemente, un po’ come il ciclo delle stagioni.
Con questa caratterizzazione abbiamo quindi voluto segnare l’Avvento e seguendo quattro
temi: “Il pane ricevuto”; “Il pane spezzato”; “Il pane condiviso”; e, “Il pane moltiplicato”.
Per ognuno di questi momenti ci sono delle proposte concrete.
D.
– Ci può parlare di qualcuna di queste proposte concrete?
R.
- Per tutto il 2010 le Caritas potranno inviare ai fornai del loro quartiere o della
loro città quelle famiglie che hanno bisogno, per ricevere gratuitamente due panini
al giorno. Periodicamente poi le singole Caritas, attraverso il fondo che abbiamo
raccolto nella prima domenica con la “Giornata del pane”, rifonderanno ai fornai semplicemente
le spese vive che questi hanno sostenuto e chiedendo a loro, ancora una volta, di
moltiplicare il dono, dando il proprio lavoro. Questo è per quanto riguarda la prima
e l’ultima domenica che poi condizionerà tutta la stagione 2010. Per le altre due
domeniche: quella del “pane spezzato” è caratterizzata dall’invito ad aprire le proprie
famiglie a qualcuno che non si vede da molto tempo o a qualcuno che ha bisogno di
un pasto; mentre oggi - terza domenica di Avvento- c'è l’iniziativa di “Un dono
in dono” in cui chiediamo, in modo particolare ai ragazzi, di offrire - durante l’Eucaristia
- un dono a qualcuno che ne ha più bisogno di loro. Sullo sfondo di tutta questa iniziativa
c'è l’idea di permettere che il dono continui a creare relazioni.
D.
– Qual è la situazione sociale nella diocesi di Brescia? Quale sono le fasce di popolazione
più bisognose?
R. – La situazione è abbastanza critica.
Accanto a quelle che solitamente sono identificate come povere, se ne sono aggiunte
molte altre e in modo particolare potremmo dire quella delle famiglie normali. Ci
sono, in modo specifico, la situazione delle persone separate che non ce la fanno
ad arrivare alla fine del mese; ci sono le persone anziane, che con la pensione non
riescono ad arrivare al 30 del mese; ma ci sono anche – ripeto – famiglie molto normali,
che con la cassa integrazione o con le difficoltà di questo periodo, non riescono
veramente a mettere come si dice “il pranzo con la cena”.
D.
– In generale, qual è la partecipazione della popolazione della diocesi alle attività
della Caritas? E’ buona?
R. – Sì, molto buona. Sono
sensibili e la cosa più importante che noi cerchiamo costantemente di sottolineare
è che le iniziative sono importanti, ma che ancora più importante – come raccomanda
il nostro vescovo nella sua lettera pastorale di quest’anno – è costruire relazioni
con le persone. Il pane ricevuto, il pane condiviso, il pane moltiplicano diventi
davvero occasione per vivere questa relazione, questo dono che genera dono, con le
persone. (Montaggio a cura di Maria Brigini)