2009-12-12 15:32:32

Procreazione assistita. Il caso di Padova: figlio abortito per uno scambio di seme


Uno scambio di provette al momento dell'inseminazione artificiale: poi, per evitare la nascita di un figlio ritenuto “indesiderato” la somministrazione della pillola abortiva. E’ accaduto in una clinica dell’azienda ospedaliera di Padova ad una coppia che ora ha deciso di fare ricorso contro la struttura accusata di aver “costretto” la donna ad abortire. Paolo Ondarza ha raccolto il commento di Renzo Pegoraro, direttore del Centro studi di etica e bioetica “Fondazione Lanza” di Padova:RealAudioMP3

R. - C’è stato un errore. Si usa una tecnica e ogni tecnica ha purtroppo anche dei rischi. Di fatto, l’azienda ospedaliera ha riconosciuto l’errore e ha informato subito la coppia di quello che era accaduto. Credo che la coppia, più che altro, abbia fatto ricorso per l’errore di utilizzo di un seme sbagliato - non quello del marito - e perché su questo l’azienda si assuma la propria responsabilità. Ma sul resto, credo ci fossero diverse opzioni che anche la coppia doveva valutare ed assumersene la responsabilità.
 
D. - In questa vicenda emerge, nonostante i progressi della scienza, la fallibilità di alcune tecniche, per quanto sofisticate esse siano...
 
R. - Esatto, è quello il punto importante da ricordare: esiste la fallibilità e non possiamo pensare di avere una soluzione tecnica per tutti i problemi, perché la tecnica può portare anche dei rischi e creare altri problemi, come in questo caso. Quindi, forse un maggior atteggiamento critico verso la tecnica, una maggiore accettazione del limite e un’attenzione alla vita - che va rispettata in tutti i suoi aspetti - è importante.
 
D. - Chi difende la vita fin dal suo concepimento potrebbe dire che da questa vicenda emergono solamente due attori, i medici e la coppia, poco spazio, invece, viene dato alla vita nascente...
 
R. – Per la coppia, comunque, poteva essere invece una gravidanza accettata, che aveva un senso e che necessitava anche di un rispetto, essendo una coppia in difficoltà a procreare e quindi ad avere un figlio. Qui però entriamo nell’ambito di come la coppia reagisce ad un errore, come lo interpreta e, dunque, di come si comporta. L’ospedale ha informato sull’errore accaduto e su quelle che erano le possibili situazioni, anche il fatto di poter tenere quel figlio. Dopo, però, è la coppia che decide e che - anche da un punto di vista strettamente legale - ha le possibilità di muoversi in un certo modo. Il discorso etico è più complesso e coinvolge direttamente la responsabilità morale delle persone.







All the contents on this site are copyrighted ©.