I vescovi spagnoli: “Senza Dio non è possibile un vero sviluppo”
La Conferenza episcopale spagnola ha reso pubblico ieri il testo di una “Dichiarazione
di fronte alla crisi morale ed economica”, approvata il 27 novembre scorso. Il documento,
17 pagine, è diviso nei seguenti capitoli: ‘Le cause e le vittime della crisi’, ‘Non
è possibile un vero sviluppo senza Dio’, ‘Siamo chiamati a prendere decisioni e ad
alleviare la miseria’, ‘Il nostro impegno permanente come Chiesa’. Nell’introduzione
i vescovi affermano che l’obiettivo generale di questo intervento è offrire una parola
di incoraggiamento e di speranza. Un’adeguata impostazione d’analisi dell’attuale
crisi richiede la ricerca delle sue cause, la considerazione delle sue vittime. Benché
i vescovi non possano offrire soluzioni tecniche, sono in grado, invece, di far luce
sulla grave crisi morale ed economica attraverso la dottrina sociale della Chiesa
e tenendo presente sempre la verità sull’uomo. Secondo i vescovi, all’origine della
crisi ci sono: la perdita di valori morali come l’onestà, il dilagare della cupidigia,
la mancanza di controllo delle strutture finanziarie. Tra le vittime dell’attuale
crisi bisogna mettere in primo piano le famiglie e i giovani. In Spagna, inoltre,
particolarmente grave è il problema della disoccupazione, che colpisce circa 4 milioni
di cittadini. I vescovi denunciano, poi, la scarsa protezione offerta alle famiglie
e la politica contraria alla natalità, in netto contrasto con l’importanza che negli
ultimi anni ha avuto il fattore umano nello sviluppo della società. Altre categorie
fiaccate dalla crisi sono i piccoli imprenditori, i contadini e gli immigrati. “Il
nostro Paese - affermano esplicitamente i vescovi - ha raggiunto un alto livello di
benessere durante gli ultimi anni, che però non è stato amministrato correntemente
e ci ha portato a vivere al di sopra delle nostre possibilità”. “Senza Dio, non è
possibile un vero sviluppo”, aggiungono i vescovi spagnoli, che si domandano: “Quale
tipo d’uomo tentiamo di promuovere con l’attuale stile sociale? Possiamo considerare
vero sviluppo quello che chiude l’uomo in un orizzonte intraterreno, fatto solo di
benessere materiale e che fa a meno dei valori morali, e della dimensione trascendente
della vita?”. Come soluzione alla crisi il documento dei vescovi indica l’azione in
favore della creazione di “un lavoro decente” e un’attenzione particolare agli immigrati,
per i quali è stata recentemente approvata una legge che limita i loro diritti. I
vescovi ribadiscono, poi, l’urgenza degli impegni permanenti della Chiesa in favore
del diritto alla vita e verso i poveri e gli emarginati, e le attività dei suoi organismi
di pastorale sociale come la Caritas, ‘Manos Unidas’ e altre associazioni. Infine,
nella dichiarazione dei vescovi spagnoli, c’è un appello a tutti i cittadini in favore
di una presa di coscienza sugli obblighi di ciascuno verso i più bisognosi, di un
discernimento sull’uso del denaro pubblico, la ricerca sempre e soprattutto del bene
comune e l’adozione di misure concrete di aiuto economico da parte dei fedeli. (Dalla
Spagna, Ignacio Arregui)