Vertice di Copenaghen: Ue in aiuto dei Paesi in via di sviluppo
Quinto giorno di lavori al vertice Onu sul Clima, in corso di svolgimento a Copenaghen.
Prodotto un primo punto definitivo da inserire nella bozza d’accordo, che fissa a
1,5 - 2 gradi Celsius l'innalzamento massimo consentito sul pianeta. Da Bruxelles,
intanto, giunge la notizia che i 27 dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo
per aiutare le economie in via di sviluppo. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Copenaghen
chiede un sostegno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adottare tecnologie pulite
per frenare il surriscaldamento del pianeta. Bruxelles risponde con uno stanziamento
di 2,4 miliardi di euro per i prossimi tre anni. A deciderlo i leader dei 27 che potrebbero
incontrarsi nuovamente il 17 in un vertice informale da tenersi nella capitale danese.
Un passo importante, dunque, per quello che gli addetti ai lavori definiscono il “fast
start”, il fondo per preparare i Paesi più poveri all'entrata in vigore di un nuovo
trattato sul clima a partire dal gennaio 2013, quando il Protocollo di Kyoto uscirà
di scena, nonostante i Paesi emergenti abbiano chiesto ieri il suo prolungamento oltre
il 2012. Intanto i tavoli tecnici, a Copenaghen, hanno definito un primo punto definitivo
da inserire nella bozza d’accordo; punto che fissa a 1,5 - 2 gradi Celsius l'innalzamento
massimo consentito sul pianeta. La bozza costituisce un punto di partenza per i prossimi
negoziati cui parteciperanno, nei prossimi giorni, tutti i "grandi" del pianeta. Una
priorità assoluta, quella dell’innalzamento delle temperature, che preoccupa non poco
la maggior parte degli scienziati che nella capitale danese continuano a presentare
studi e previsioni. Dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, ad esempio, arriva un
rapporto che conferma un notevole aumento delle temperature in Italia negli ultimi
200 anni. Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia
storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna:
R.
- Abbiamo visto che in Italia gli ultimi 10 anni più caldi, dal 1800 ad oggi, sono
successivi al 1990. Di questi 6 su 10 sono successivi al 2000.
D.
– Quindi c’è una concentrazione dell’aumento delle temperature negli ultimi 20 anni…
R.
– C’è una concentrazione negli ultimi 20 anni. Il 2009 ha confermato quello che tra
l’altro noi già avevamo detto. E' chiaro che in Italia stiamo calcolando le tendenze
della temperatura dal 1990 e, man mano che gli anni passano, seguiamo il trend della
temperatura.
D. – Gli scienziati si sono divisi tra
coloro che vedono l’aumento delle temperature legato alle emissioni di anidride carbonica
ed altri che invece dicono che è assolutamente una questione naturale. Qual è il vostro
parere?
R. – E’ vero che la temperatura ha subito
sempre variazioni notevolissime. Quanto questo sia dovuto alle emissioni di anidride
carbonica al contributo antropico in generale o anche ad altri fattori, è difficile
da valutare. Ci sono molte problematiche in gioco. Ci sono problematiche collegate
al ruolo degli aerosol in atmosfera, al ruolo delle nubi, ai possibili feedback che
si potrebbero avere nella variazione del bilancio energetico della terra. Queste sono
tutte problematiche che noi dobbiamo tener presente quando vogliamo azzardare delle
previsioni per il futuro.