2009-12-11 15:09:46

Vertice di Copenaghen: Ue in aiuto dei Paesi in via di sviluppo


Quinto giorno di lavori al vertice Onu sul Clima, in corso di svolgimento a Copenaghen. Prodotto un primo punto definitivo da inserire nella bozza d’accordo, che fissa a 1,5 - 2 gradi Celsius l'innalzamento massimo consentito sul pianeta. Da Bruxelles, intanto, giunge la notizia che i 27 dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo per aiutare le economie in via di sviluppo. Il servizio è di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

Copenaghen chiede un sostegno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adottare tecnologie pulite per frenare il surriscaldamento del pianeta. Bruxelles risponde con uno stanziamento di 2,4 miliardi di euro per i prossimi tre anni. A deciderlo i leader dei 27 che potrebbero incontrarsi nuovamente il 17 in un vertice informale da tenersi nella capitale danese. Un passo importante, dunque, per quello che gli addetti ai lavori definiscono il “fast start”, il fondo per preparare i Paesi più poveri all'entrata in vigore di un nuovo trattato sul clima a partire dal gennaio 2013, quando il Protocollo di Kyoto uscirà di scena, nonostante i Paesi emergenti abbiano chiesto ieri il suo prolungamento oltre il 2012. Intanto i tavoli tecnici, a Copenaghen, hanno definito un primo punto definitivo da inserire nella bozza d’accordo; punto che fissa a 1,5 - 2 gradi Celsius l'innalzamento massimo consentito sul pianeta. La bozza costituisce un punto di partenza per i prossimi negoziati cui parteciperanno, nei prossimi giorni, tutti i "grandi" del pianeta. Una priorità assoluta, quella dell’innalzamento delle temperature, che preoccupa non poco la maggior parte degli scienziati che nella capitale danese continuano a presentare studi e previsioni. Dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, ad esempio, arriva un rapporto che conferma un notevole aumento delle temperature in Italia negli ultimi 200 anni. Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna:

 
R. - Abbiamo visto che in Italia gli ultimi 10 anni più caldi, dal 1800 ad oggi, sono successivi al 1990. Di questi 6 su 10 sono successivi al 2000.

 
D. – Quindi c’è una concentrazione dell’aumento delle temperature negli ultimi 20 anni…

 
R. – C’è una concentrazione negli ultimi 20 anni. Il 2009 ha confermato quello che tra l’altro noi già avevamo detto. E' chiaro che in Italia stiamo calcolando le tendenze della temperatura dal 1990 e, man mano che gli anni passano, seguiamo il trend della temperatura.

 
D. – Gli scienziati si sono divisi tra coloro che vedono l’aumento delle temperature legato alle emissioni di anidride carbonica ed altri che invece dicono che è assolutamente una questione naturale. Qual è il vostro parere?

 
R. – E’ vero che la temperatura ha subito sempre variazioni notevolissime. Quanto questo sia dovuto alle emissioni di anidride carbonica al contributo antropico in generale o anche ad altri fattori, è difficile da valutare. Ci sono molte problematiche in gioco. Ci sono problematiche collegate al ruolo degli aerosol in atmosfera, al ruolo delle nubi, ai possibili feedback che si potrebbero avere nella variazione del bilancio energetico della terra. Queste sono tutte problematiche che noi dobbiamo tener presente quando vogliamo azzardare delle previsioni per il futuro.







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