2009-12-11 15:17:04

Usa e Ue non escludono nuove sanzioni all'Iran per il nucleare


Nella comunità internazionale continua con forti accenti il dibattito sul controverso programma nucleare iraniano. Il segretario alla Difesa americano, Robert Gates, parlando a Kirkuk, nel nord dell’Iraq, ha ipotizzato l’imposizione di “ulteriori e significative sanzioni” contro Teheran a causa dell’atteggiamento iraniano poco conciliante sulle modifiche da apportare al programma di produzione dell’uranio arricchito. Dal canto suo, l’Unione Europea si è detta pronta a sostenere tutte le azioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu se l’Iran continuerà a non collaborare sul dossier nucleare. Intanto, da ieri una squadra d’ispettori dell’Aia si trova in Iran per una terza missione d'ispezione su un sito nucleare in costruzione presso la città santa di Qom.

Nucleare: progressi nel dialogo tra Corea del Nord e Usa
Soddisfazione della Corea del Nord per i colloqui con gli Stati Uniti sul nucleare. Pyongyang ha sottolineato ieri che l’incontro con l’inviato americano, Stephen Bosworth, ha portato alla “riduzione delle differenze tra i due Paesi” e a condividere la visione “sulla necessità di riprendere” i colloqui sul disarmo.

Iraq
Le più grandi aziende petrolifere del mondo si sono raccolte questa mattina a Baghdad, al Ministero dell'economia, dove si è svolta l'asta per alcuni tra i più ricchi giacimenti petroliferi dell’Iraq. Il consorzio guidato da Shell, con la partecipazione della Petronas, si è aggiudicato il gigantesco giacimento di Majnoun, mentre compagnie cinesi sono riuscite ad acquistare il giacimento di Halaya.

Pakistan
In Pakistan, prosegue la lotta senza quartiere ai talebani. Nelle ultime ore, le forze di sicurezza di Islamabad hanno condotto un'operazione contro il gruppo radicale conosciuto come Quetta Shura, indebolendone le capacità operative. La cellula terroristica operava attacchi in Afghanistan utilizzando le retrovie in territorio pakistano al confine fra i due Paesi. Ieri, un esponente di rilievo di al Qaeda sarebbe stato ucciso in un bombardamento statunitense condotto con droni nella parte nordoccidentale del Paese. Nel raid, riferiscono fonti del Pentagono, hanno perso la vita anche altre quattro persone. E sempre ieri, cinque giovani americani di origine mediorientale che volevano unirsi alla jihad islamica sono stati arrestati.

Afghanistan
“I militanti islamici nella provincia di Helmand sono così forti che ci vorrà tempo affinché l'operazione in corso dia frutti”. Lo ha sostenuto il ministro della Difesa britannico, Bob Ainsworth, riferendosi all’azione denominata "Rabbia del Cobra", avviata dalla coalizione internazionale nella provincia meridionale di Helmand. A questo intervento partecipano oltre 1.000 soldati statunitensi, britannici ed afghani, con l'obiettivo dichiarato di allontanare i talebani dalla località strategica dell'Helmand. Intanto, questa mattina un attentato suicida a Sharan, nella provincia orientale afgana di Paktika, ha provocato la morte di cinque persone, tra cui un agente di polizia, ed il ferimento di altre 18.

Israele
Ancora stallo nelle trattative tra Israele ad Hamas per la liberazione del caporale israeliano Shalit, tenuto prigioniero della striscia di Gaza dal 2006. Secondo alcuni esponenti del movimento islamico, l’accordo è ancora lontano perche lo Stato ebraico rifiuta di accettare alcune condizioni proposte. Il quotidiano israeliano Haaretz riferisce che Israele avrebbe rifiutato di rilasciare un ex leader radicale palestinese.

Turchia
Sono tutti morti i 19 minatori rimasti intrappolati ieri in una miniera di carbone, quando è avvenuta un'esplosione ed il successivo crollo della stessa, nella provincia turca di Bursa, nel nordovest della Turchia. La deflagrazione si è verificata dopo che era stata fatta brillare della dinamite a circa 250 metri sotto il livello del suolo. Il recupero delle salme è stato ostacolato dall'alta concentrazione di metano. Prima di calarsi all'interno della cava, le squadre di soccorso hanno dovuto attendere che fosse purificata l'aria. Intanto, è attesa per questo pomeriggio la decisione della Corte costituzionale turca sulla messa al bando o meno del Partito per una società democratica (Dtp), il principale partito filo-curdo della Turchia, accusato di collegamenti con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).

Filippine
Ancora 48 gli ostaggi, tra scolari e insegnanti, nelle mani di uomini armati nelel Filippine, che ieri hanno assaltato una scuola nell’isola di Mindanao. Il gruppo criminale, dopo aver liberato una trentina di rapiti, ha rivolto un ultimatum alle autorità, chiedendo che vengano ritirati i mandati d’arresto per omicidio nei confronti dei propri membri e che venga disarmato il clan rivale.

Cina: dissidente Liu Xiaobo sarà processato
Incriminato formalmente per sovversione dalla procura di Stato cinese, il dissidente Liu Xiaobo, promotore del documento "Carta 08", un manifesto firmato da 333 dissidenti, attivisti e scrittori per chiedere l'avvento della democrazia. L'avvocato di Liu, Shang Baojun, ha spiegato che il suo assistito rischia una condanna fra i cinque e i 15 anni di carcere. Liu è stato accusato in giugno di sovversione e la polizia ha consegnato due giorni fa le conclusioni dell'indagine alla Procura di Pechino.

Italia
Giornata segnata dalle manifestazioni in Italia. A Roma e Milano hanno sfilato i lavoratori del pubblico della Cgil. Nella capitale italiana, si è tenuto il corteo degli studenti dell’Onda contro la riforma Gelmini, durante il quale si sono registrati alcuni scontri con la polizia dopo che un gruppo ha provato ha staccarsi dal percorso previsto.

Disarmo: negoziati Russia-Usa
Secondo una fonte vicina al Ministero degli esteri russo, il nuovo trattato “Start 2” sulla riduzione degli arsenali nucleari strategici potrebbe essere firmato dai presidenti Medvedev e Obama il “18 o 19 dicembre in una capitale europea” diversa da Copenaghen.

Perm: polistirolo espanso la causa del rogo
La causa del rogo di Perm, negli Urali, è stata l'utilizzo del polistirolo espanso come materiale isolante contro i rumori. I responsabili della tragedia di una settimana fa, avvenuta nel locale notturno "Il cavallo zoppo", hanno fatto uso di questo materiale per ridurre gli effetti del rumore che disturbava le case e gli appartamenti vicini. Subito dopo la sciagura, era stata denunciata anche l'inadeguatezza del sistema di evacuazione, con una sola uscita effettiva.

Honduras: Zelaya lascerà Tegucigalpa entro il 27 gennaio
Il deposto presidente dell'Honduras, Manuel Zelaya, ha tempo fino al prossimo 27 gennaio per traslocare dall'ambasciata brasiliana di Tegucigalpa, che lo ospita dal 21 settembre scorso. Zelaya ha assicurato che lascerà la sede diplomatica entro quella data limite, “logicamente con il sostegno del governo brasiliano”. Ieri, intanto, non è andata a buon fine la sua partenza per il Messico. Secondo Zelaya, il governo de facto di Roberto Micheletti pretendeva una sua rinuncia alla carica di presidente per consegnargli un salvacondotto di uscita dall'Honduras. Micheletti ha ribattuto accusando Zelaya di “menzogne”. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Chiara Pileri)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 345

 
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