Mons. Vegliò: circo e luna park, luoghi importanti delle città
I circensi e i fieranti aprono spazi di amicizia e di festa: “Lo spettacolo itinerante
da sempre è stato presente nella vita degli uomini e li ha accompagnati irrompendo
nella loro quotidianità, spesso grigia e banale, con un insieme di performance piacevoli,
fra luci abbaglianti, vivaci decorazioni e musiche coinvolgenti”. E’ quanto ha affermato
mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per
i Migranti e gli Itineranti, aprendo stamani i lavori dell’incontro dei Direttori
Nazionali della Pastorale per i Circensi e i Fieranti. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il circo
e il lunapark possono far nascere il sorriso in un bambino e illuminare lo sguardo
di una persona sola. Attraverso lo spettacolo e la festa – spiega mons. Vegliò - “rendono
gli uomini più vicini gli uni agli altri”. Il circo e il luna park favoriscono la
socializzazione, aiutano a sviluppare creatività e fantasia. Dal centro fino alle
periferie urbane più disagiate “lo spettacolo viaggiante spesso svolge con le sue
attività un ruolo importante nella vita culturale, contribuendo alla sua vitalità
e animazione”.
La vocazione di quanti si dedicano
a queste attività – aggiunge l’arcivescovo - è sempre stata quella di portare serenità
e pace, speranza e fiducia all’uomo che, soprattutto oggi, ne ha tanto bisogno “quanto
più si discosta da Dio e dalle sorgenti della Grazia, chiudendosi in un materialismo
cieco ed egocentrico”. Accoglienza, ospitalità, ascolto e solidarietà fanno dei circhi
e dei luna park “luoghi straordinari di aggregazione e di comunione”. Questi valori
– osserva mons. Vegliò – vanno sostenuti e difesi anche per permettere a circensi
e fieranti di svolgere “un’azione educativa”.
Citando
le parole di don Luciano Cantini, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Fieranti
e dei Circensi, l’arcivescovo sottolinea infine la vera magia del circo e del luna
park: “Una giostra funziona non perché ‘gira’ ma perché chi la conduce ha la capacità
di innescare nel proprio pubblico quella fantasia che lo proietta altrove e lo fa
sognare”. L’auspicio finale è che “i valori fondamentali della famiglia, indubbiamente
forza dei circensi e fieranti, possano sostenere le generazioni di oggi nella costruzione
del proprio futuro” dando vita ad una società dove tutti i vari ambiti “siano permeati
di spirito evangelico”.