Indonesia: prestigioso premio per i diritti umani vinto da un sacerdote
È stato per il suo “servizio umanitario in favore della popolazione locale nonostante
le minacce degli ufficiali militari, soprattutto da quando la Papua è stata dichiarata
‘zona di guerra’ a causa delle sporadiche incursioni di gruppi separatisti” che la
giuria del prestigioso premio Yam Thiam Hien, nell’edizione 2009, lo ha attribuito
al sacerdote indonesiano Johannes Jonga. Come riporta Asianews, padre Jonga, originario
di Manggarai, 51 anni, da otto parroco della chiesa di St. Michael a Waris, nel distretto
di Keerom, spesso teatro di scontri tra esercito e gruppi separatisti come l’Opm,
Organisasi Papua Merdeka, è impegnato in prima linea nell’ambito dei diritti umani
e nell’aiuto della popolazione locale, oggetto di soprusi da parte di militari e multinazionali.
La sua parrocchia, infatti, si trova nell’area di confine con la Papua Nuova Guinea
e qui è dal 1965 che i ribelli dell’Opm chiedono l’indipendenza dell’estrema regione
indonesiana dal Governo di Jakarta. Molti di loro sono braccati e costretti a vivere
come randagi: padre Jonga li ha sempre soccorsi, indipendentemente dalla loro militanza,
e per questo si è guadagnato le ire di molti militari. Tra le motivazioni dell’assegnazione
del premio, infatti, come ha detto il presidente della Indonesian Human Right Commission,
c’è proprio il suo operato per la promozione della pace e del rispetto della dignità
della persona “nonostante le minacce degli ufficiali militari”. (R.B.)