Congo: le violenze sui religiosi viste da un missionario barnabita
Una violenza che va “al di là della nostra comprensione”: così padre Jean Paul Bahati,
missionario barnabita da tempo a Bukavu, capoluogo del sud Kivu, nella Repubblica
democratica del Congo, commenta alla Misna l’uccisione avvenuta qualche giorno fa,
nel giro di 48 ore, di due religiosi: un sacerdote e una suora. “Colpire i pastori
significa gettare il gregge nello scompiglio”, ha detto ancora smentendo le voci circolate
su un presunto attacco contro una struttura dei Barnabiti nella zona. “I militari
– aggiunge padre Bahati - sono stati mandati a proteggere le strutture che ospitano
i religiosi, fanno la guardia notturna”. Nonostante l’aumentata sicurezza, però, gli
avvenimenti degli ultimi giorni alimentano paura nelle comunità delle zone degli attacchi,
e si teme che le prossime festività natalizie possano essere segnate dal clima di
insicurezza attuale. (R.B.)