2009-12-10 15:43:39

Spagna: sale l’attesa per l’apertura dell’Anno Compostelano


A meno di un mese dall’apertura dell’Anno Compostelano del 2010, l’arcivescovo di Santiago de Compostela, mons. Julián Barrio, ha indirizzato una lettera pastorale a sacerdoti, religiosi e laici della sua diocesi esortandoli a prepararsi alla celebrazione dell’evento. Nella testo, di cui riferisce la Zenit, l'arcivescovo sottolinea che questo Anno Santo è il secondo del terzo millennio del cristianesimo e ricorda che il prossimo si celebrerà nel 2021. La Diocesi, afferma monsignor Barrio, “deve vivere con gioia ed entusiasmo questo avvenimento di grazia che favorirà la rivitalizzazione della nostra vita cristiana in una situazione di preoccupante indifferenza nei confronti dei valori religiosi”. Per questo, esorta a prepararsi “spiritualmente per rendere grazie a Dio che ci ha benedetti con questo dono e per accogliere le grazie giubilari”. In questo senso, propone a tutti i diocesani che il 18 dicembre, venerdì della terza settimana d'Avvento, sia un giorno di digiuno, “vissuto con atteggiamento profondamente spirituale, offrendo ad ogni famiglia l'aiuto economico che ritenga possibile alla Caritas diocesana perché questa possa far fronte ad alcune delle necessità dei poveri e degli emarginati”. Allo stesso modo, chiede che il 30 dicembre, vigilia dell'Apertura della Porta Santa, o nella data più prossima che sembri conveniente dal punto di vista pastorale, nella Cattedrale, nelle chiese parrocchiali e nei centri di culto delle comunità religiose si svolga un atto di adorazione al Santissimo, un'ora santa, nel momento più opportuno. “Molte volte – afferma l'arcivescovo – ci mancano le parole per esprimere la ricchezza dei nostri sentimenti e sono i segni, i gesti o i simboli che ci aiutano a comunicare ciò che le parole non sono capaci di esprimere. Questi segni orienteranno il nostro sguardo verso l'Anno Santo Compostelano”. Il presule termina quindi invitando a sforzarsi in questo Anno Santo “a trasmettere il messaggio rivelato, a celebrare il culto cristiano in tutte le sue manifestazioni e a mettere in pratica la carità con le sue molteplici esigenze, essendo come San Giacomo Apostolo, amici e testimoni del Signore”. (M.G.)







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