Spagna: sale l’attesa per l’apertura dell’Anno Compostelano
A meno di un mese dall’apertura dell’Anno Compostelano del 2010, l’arcivescovo di
Santiago de Compostela, mons. Julián Barrio, ha indirizzato una lettera pastorale
a sacerdoti, religiosi e laici della sua diocesi esortandoli a prepararsi alla celebrazione
dell’evento. Nella testo, di cui riferisce la Zenit, l'arcivescovo sottolinea che
questo Anno Santo è il secondo del terzo millennio del cristianesimo e ricorda che
il prossimo si celebrerà nel 2021. La Diocesi, afferma monsignor Barrio, “deve vivere
con gioia ed entusiasmo questo avvenimento di grazia che favorirà la rivitalizzazione
della nostra vita cristiana in una situazione di preoccupante indifferenza nei confronti
dei valori religiosi”. Per questo, esorta a prepararsi “spiritualmente per rendere
grazie a Dio che ci ha benedetti con questo dono e per accogliere le grazie giubilari”.
In questo senso, propone a tutti i diocesani che il 18 dicembre, venerdì della terza
settimana d'Avvento, sia un giorno di digiuno, “vissuto con atteggiamento profondamente
spirituale, offrendo ad ogni famiglia l'aiuto economico che ritenga possibile alla
Caritas diocesana perché questa possa far fronte ad alcune delle necessità dei poveri
e degli emarginati”. Allo stesso modo, chiede che il 30 dicembre, vigilia dell'Apertura
della Porta Santa, o nella data più prossima che sembri conveniente dal punto di vista
pastorale, nella Cattedrale, nelle chiese parrocchiali e nei centri di culto delle
comunità religiose si svolga un atto di adorazione al Santissimo, un'ora santa, nel
momento più opportuno. “Molte volte – afferma l'arcivescovo – ci mancano le parole
per esprimere la ricchezza dei nostri sentimenti e sono i segni, i gesti o i simboli
che ci aiutano a comunicare ciò che le parole non sono capaci di esprimere. Questi
segni orienteranno il nostro sguardo verso l'Anno Santo Compostelano”. Il presule
termina quindi invitando a sforzarsi in questo Anno Santo “a trasmettere il messaggio
rivelato, a celebrare il culto cristiano in tutte le sue manifestazioni e a mettere
in pratica la carità con le sue molteplici esigenze, essendo come San Giacomo Apostolo,
amici e testimoni del Signore”. (M.G.)