2009-12-10 12:47:43

Memoria della Vergine di Loreto. Il cardinale Comastri: salvare la famiglia da banalizzazione e disimpegno


La Chiesa celebra oggi la memoria della Beata Vergine Maria di Loreto. Nella cittadina marchigiana, nella basilica dedicata alla Vergine, ha presieduto stamani la solenne Messa Pontificale il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano. “La festa della Venuta della Santa Casa a Loreto è un’occasione provvidenziale per recuperare il senso della famiglia, la preziosità della famiglia, la necessità della famiglia” ha detto il porporato nella sua omelia, sottolineando che, se oggi la famiglia è attaccata e banalizzata in nome di una libertà diventata giustificazione di ogni egoismo, disimpegno e infedeltà, lo sguardo alla Santa Casa di Nazareth deve portarci verso affetti veri e puliti. Ma che cosa si ricorda in particolare oggi? Tiziana Campisi lo ha chiesto a mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto:RealAudioMP3

R. – Si ricorda la sorpresa e la gioia della popolazione del territorio di Recanati nel trovare questa reliquia, che proveniva direttamente dalla Terra Santa, ossia i resti della casa di Maria portati in maniera – diciamo – miracolosa attraverso una serie di itinerari, difficili da poter definire storicamente, ma che portano con sé tutta la bellezza delle leggende e delle storie antiche. Un trasporto miracoloso che fece sì che la parte davanti alla Grotta di Nazareth - parte in muratura - fosse trasferita qui, nel territorio di Recanati, che col tempo assunse il nome di Loreto, ricordando il bosco di lauri che allora decorava questa zona impervia e non abitata.

 
D. – Leggenda, tradizione e storia si mescolano. Ma cosa resta alla fede?

 
R. – Rimane tantissimo alla fede e soprattutto quello che con le parole del Papa Giovanni Paolo II è stato definito un “Santurario non devozionale, ma teologico”. E questo perché il ricordo che la Santa Casa porta con sé è il ricordo dell’Incarnazione. Dobbiamo pensare che quelle pareti sono state testimoni del “sì” di Maria e, quindi, del momento in cui il Verbo si è fatto Carne. Ecco, il messaggio che la Santa Casa porta è rappresentato dalle parole del Vangelo stesso. Noi leggiamo il Vangelo di Luca e lo meditiamo all’interno di quelle tre pareti della Santa Casa e ci rendiamo conto di vivere, ancora una volta, quell’esperienza di bellezza e di fede che fu vissuta da Maria nel momento in cui ebbe il coraggio e la grandezza di dire di “sì” a Dio per il progetto di amore che aveva programmato per tutta l’umanità.

 
D. – Ma oggi cosa vuole dire il Santuario di Loreto al pellegrino che viene a visitarlo?

 
R. – Dice questo: è il momento di rinnovare il tuo atto di fede; è il momento di far ascoltare al cuore, ancora una volta, la parola del Signore che chiede anche a noi un assenso di fede al suo progetto d’amore. Maria diventa per tutti noi un esempio di fede da seguire per poter rinnovare, anche noi, quell’assenso che il Signore ha chiesto a Lei in prima istanza, ma che chiede anche a ciascuno di noi, perché il progetto di amore che è la redenzione del mondo possa andare avanti e diventare una realtà.







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