2009-12-10 15:43:02

Malaysia: la Chiesa tra difesa dei non-musulmani e dialogo con l'islam


La Chiesa in Malaysia deve avere il coraggio di continuare a difendere i diritti dei non-musulmani, promuovendo nel contempo la ricerca dell’uguaglianza e della giustizia attraverso il dialogo con tutti. Ad affermarlo all’agenzia Ucan è mons. Paul Tan Chee Ing, vescovo della diocesi di Melaka-Johor, nel Borneo settentrionale. 69 anni, mons. Tan è da tempo impegnato nel dialogo interreligioso e nella difesa dei diritti delle minoranze religiose in Malaysia, dove l’etnia dominante malese è in maggioranza musulmana. Prima di essere nominato vescovo di Melaka-Johor ha co-fondato nel 1980 il Consiglio consultivo malese per il Buddismo, il Cristianesimo, l’Induismo, Sikhismo e taoismo (Mccbchst, in sigla), un organismo che negli anni è diventato un interlocutore privilegiato delle autorità malesi sulle questioni riguardanti la convivenza tra le religioni nel Paese. Interpellato dall’Ucan sull’annosa controversia circa l’uso della parola "Allah" per indicare Dio nella Bibbia tradotta in malese, o nella sezione in lingua malese del settimanale cattolico locale “The Herald”, mons. Tan ha ribadito gli argomenti più volte sostenuti dalle Chiese cristiane locali: ossia, che in malese non esiste un altro termine, oltre a quello di “Allah”, per indicare Dio, che il suo uso da parte dei cristiani data da molto prima dello stesso Maometto e che nella vicina Indonesia i cristiani usano da secoli questa parola senza alcun problema. La controversia – evidenza il presule – è solo uno dei tanti segnali della progressiva islamizzazione della società e dell’ordinamento giuridico malese che di fatto privilegia l’Islam, praticato dal 60% dei 28 milioni di abitanti della Federazione. Di fronte a questi tentativi, dice, “la Chiesa dovrebbe avere la forza di continuare ad essere paladina dei diritti dei non musulmani e allo stesso tempo premere per l’uguaglianza nel dialogo con tutti”. Secondo mons. Tan è “essenziale unire le nostre forze con tutti i non musulmani nell’ambito del Mccbchst. In questo modo – afferma - non verremo additati come anti-musulmani e faremo sentire meglio la nostra voce insieme a quella degli altri che insieme a noi costituiscono il restante 40% della popolazione”. I cristiani in Malaysia rappresentano intorno al 9% della popolazione, di cui i cattolici sono circa 3-3,5%. La maggior parte è concentrata nelle province del Sabah e del Sarawak, nell’isola del Borneo. (L.Z.)







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