2009-12-10 12:09:36

Lettera del cardinale Hummes ai presbiteri: senza la preghiera dei sacerdoti le comunità si disperdono


“Veramente, senza il cibo essenziale della preghiera, il presbitero si ammala, il discepolo non trova la forza per seguire il Maestro, e così muore per denutrizione. In conseguenza, il suo gregge si disperde e, a sua volta, muore”: è quanto scrive il cardinale Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero, in una Lettera scritta ai presbiteri in occasione dell'Anno Sacerdotale. Quando la preghiera viene meno – afferma il porporato – “la fede si indebolisce e il ministero perde contenuto e senso. La conseguenza esistenziale per il presbitero sarà avere meno gioia e meno felicità nel ministero di ogni giorno. È come se, sulla strada della sequela di Gesù, il presbitero, che cammina insieme a tanti altri, cominciasse ad arretrarsi sempre più e così si allontanasse dal Maestro, fino a perderLo di vista all’orizzonte. Da allora, egli resta smarrito e vacillante”.

“Perciò - scrive il cardinale Hummes - il presbitero per restare fedele a Cristo e fedele alla comunità, ha bisogno di essere un uomo di preghiera, un uomo che vive nell’intimità del Signore. Ha bisogno inoltre di essere confortato dalla preghiera della Chiesa e di ogni cristiano”. Il porporato invita quindi tutti i fedeli a “pregare, con perseveranza e tanto amore, per i preti e con i preti”. E a questo proposito, la Congregazione per il Clero, ogni primo Giovedi del mese, durante l’Anno Sacerdotale, alle ore 16.00, celebra un’Ora eucaristico-mariana nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, per i preti e con i preti. A conclusione della lettera, il cardinale Hummes rivolge ai sacerdoti i suoi più fervidi auguri di Buon Natale: “nel presepe il Bambino Gesù ci invita a rinnovare riguardo a Lui quell’intimità di amico e discepolo, per rinviarci come i suoi evangelizzatori!”.







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