Conferenza sul clima: le organizzazioni cattoliche chiedono più attenzione per i poveri
L’International Cooperation for Development an Solidarity (Cidse) e la Caritas Internationalis,
che rappresentano oltre 180 agenzie cattoliche per lo sviluppo del Nord e del Sud
del mondo, sono a Copenaghen per il Vertice sul clima, con vescovi e rappresentanti
di 25 Paesi con l’obiettivo di salvare il genere umano da un futuro di caos climatico.
Insieme stanno lavorando per raggiungere un nuovo accordo sul cambiamento climatico
mettendo in primo piano le necessità dei Paesi più poveri. “Le comunità cattoliche
di tutto il mondo vogliono vedere i propri leader prendere le misure necessarie per
salvaguardare il nostro futuro”, ha detto il Segretario generale del Cidse, Bernd
Nilles. Cidse e Caritas chiedono un accordo equo, efficace e vincolante, basato su
alcuni criteri essenziali come l’impegno dei Paesi industrializzati a versare circa
131 milioni di euro dal finanziamento pubblico, entro il 2020, per sostenere i paesi
in via di sviluppo nei processi di adattamento al cambiamento climatico in corso e
al suo sviluppo sostenibile. Le due organizzazioni cattoliche chiedono anche un impegno
a mantenere il riscaldamento globale molto al di sotto dei 2° C e la riduzione della
emissione di gas serra del 40%. Inoltre i risultati di Copenaghen dovranno essere
giuridicamente vincolanti e legalmente esecutivi. I rappresentanti delle due Ong provengono
da Messico, Zambia, Sudafrica, America del Nord, Isole del Pacifico, Mozambico, Kenya,
ed Europa. (R.P.)